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Personale del Moscati in rivolta: “No ai tamponi ogni 48 ore”

Il personale dell’azienda ospedaliera Moscati di Avellino è in rivolta: di fare tamponi ogni 48 ore, per prevenire i contagi all’interno dell’ospedale, non va proprio. Secondo quanto riportato dal Mattino, per medici e infermieri chi ha fatto tre dosi non può essere sottoposto a test continui.

Personale del Moscati in rivolta

Le parti sociali, Anaao-Assomed e Funzione Pubblica Cgil in prima linea, contestano il provvedimento assunto la settimana scorsa dalla direzione medica di presidio dopo l’aumento di casi che, in particolare, coinvolgono pazienti ricoverati in diversi reparti per curare patologie diverse dal Covid che, però, hanno finito per contrarre l’infezione durante la degenza. L’Anaao-Assomed ha scritto al direttore sanitario Rosario Lanzetta per chiedere un incontro sulla questione. Medici e infermieri del Moscati sostanzialmente sostengono che con tre dosi di vaccino non sia necessario fare un tampone ogni 48 ore. Una misura, secondo i camici bianchi, che tende ad assimilarli a coloro i quali non si sono vaccinati. Altri fanno notare che si tratta di una disposizione troppo severa se paragonata a quanto fanno in altre strutture campane come il Cotugno di Napoli, dove è previsto solo un tampone molecolare ogni 7 giorni, o il Cardarelli dove i dipendenti lo fanno ogni 15 giorni.

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