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Racconti dalla verde Irpinia, tappa a Melito Irpino

71enne suicida

Racconti dalla verde Irpinia, un viaggio tra i comuni della provincia di Avellino, tra storia, cultura, gastronomia e racconti antichi. Questa settimana tappa a Melito Irpino.

Racconti dalla verde Irpinia, il nostro viaggio prosegue e questa settimana fa tappa a Melito Irpino.

Il Paese: Melito Irpino

Superficie territorio: Kmq20,71
Nome abitanti: Melitesi
Fiere e feste: San Antonio (12 giugno)

Tra il 1880 e il 1886 è stato esplorato un esteso insediamento di età tardo – repubblicana ( II – I secolo a. C.), che testimonia la frequenza già da questo periodo. Gli scavi condotti quasi ininterrottamente dal marchese Salvatore Parisi, evidenziavano una necropoli con tombe a tegola e alla cappuccina, una villa rustica i cui diversi ambienti presentavano decorazioni in primo stile pompeano. In un documento datato 1316 il borgo è citato come Casele Mileto, termine che può far supporre anche ad una diversa provenienza del toponimo. Del paese non si ha nessuna notizia storica per tutto il periodo del dominio normanno nell’Italia meridionale. Probabilmente esso apparteneva ai conti di Ariano per poi passare alla famiglia Gesualdo intorno all’ XII secolo. Nel 1298 il feudo pervenne ad Egidia della Marra e da costei per via matrimoniale a Luca d’Aquino La casata d’Aquino tenne il feudo fino al 1526, quando Ladislao d’Aquino lo perse combattendo contro re Carlo V. Dal 1532 il paese passò al marchese di Corato Francesco de Rupt, dal quale lo acquistò nel 1535 Giovanni Pisanelli, che nel 1768 lo vendette per circa novantamila ducati a Gaetano Pagano, Da quest’ultimo lo ebbe il marchese Andrea Pagano che lo tenne fino alla fine dei diritti feudali.

(spunti storici dal libro di Giampiero Galasso – I Comuni dell’Irpinia 1989)

 

Da visitare

Dell’antico casale ad oggi è visibile un castello rifatto di epoca aragonese. Oltre alle cortine murarie del corpo di fabbrica del forte, possono ammirarsi ancora le torri angolari cilindriche ed a pianta quadrangolare poste negli angoli della cinta muraria difensiva.

Prodotto tipico locale: Pera Sant’Anna

La terra di Melito, si distingue per la sua immensa radura, si produco diverse qualità di oli e di salumi tipici dell’Irpinia, ma ciò che risalta all’occhio ed al palato è sicuramente la qualità unica ed inimitabile della sua pera. Se ne producono di due qualità, la pera spina e la pera sant’Anna, un frutto medio-piccolo, dal delizioso sapore zuccherino, di colore giallo che presenta piccole macchie rosse nelle parti più esposte al sole.è una varietà abbastanza antica, che matura a fine luglio, intorno al 26, giorno di Sant’Anna, da cui prende il nome.

Ricetta : Crostata marmellata di pere.

Per la pasta frolla alla panna

500 g. di farina 00
100 g. di burro a temperatura ambiente
150 g. di zucchero semolato
2 uova intere
100 ml. di panna fresca circa
1/2 bustina di lievito per dolci
Inoltre
marmellata di pere da 480 g

Procedimento

Per prima cosa preparate la pasta frolla alla panna: potete impastarenella maniera tradizionale: versate la farina sulla spianatoia setacciata con il lievito. Fate un buco al centro e aggiungete lo zucchero, il burro morbido, le uova e la panna. Iniziate ad impastare con una forchetta raccogliendo la farina circostante e poi a piene mani mescolando e amalgamando tutti gli ingredienti fino ad ottenere un panetto morbido ma elastico.
Trascorso il tempo del riposo tagliate a metà il panetto di pasta frolla e stendetene una parte, con il mattarello, ponendo la frolla fra due fogli di carta da forno allo spessore desiderato.

Accendete il forno a 180° in modalità static.

 

 

Rubrica a cura di Elizabeth Iannone

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