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Racconto in lingua, l’Irpinia e le storie di una terra antica

Racconto in lingua
Racconto in lingua, l’Irpinia e le storie di una terra antica. Un viaggio tra gli antichi dialetti dell’Irpinia per riscoprire la bellezza di un modo antico di esprimersi. Dove la tradizione attraversa la storia di un popolo nelle sfaccettature dei suoi dialetti, dal 1800 ad oggi.

Racconto in lingua, l’Irpinia e le storie di una terra antica

Racconto in lingua, l’Irpinia e le storie di una terra antica, un viaggio tra i dialetti per riscoprire la bellezza di un modo arcaico di esprimersi.

Il racconto in lingua : Come si taglia l’ereva

Ng’erano no marito e na mogliere. La mogliere voliù vence sempe li capricci suia, lo marito no potia
sopportà e la vattia sempe. No iuorno lo marito li scappavo ra vocca:
– Nè mogliè, come si taglia l’ereva?-
La mogliera pe despitto responnette:
– Pe li fuorfici!-
– Ma come – recette lo marito – l’ereva no si taglia pe la favoce?-
– No – responnette la mogliere – l’evera si taglia pe li fuorfici.
Lo marito malenato afferravo la mogliere, l’attaccavo e la ncommenzavo a calà rint’a lo puzzo e ogni
picca chi la scennia addommannava:
– Nè, moglie, come si taglia l’ereva?
– Pe la fuorfici. – reponnia la mogliere.
La nzaccavo proprio rint’a l’acqua e, com’a picca a picca la calava rinto, l’addommannava:
– Come si taglia l’ereva!-
Essa ostinata responnia:
– Pe la fuorfici!-
Ostinato lo marito la nzaccavo capo e tutta rint’a l’acqua e co n’allucco forte recette a la mogliere:
– Pe la prima e l’ultima vota, come si taglia l’ereva?
Quera non potenno risponne a bocie, cacciavo ngima a l’acqua na mano e unit roie iereta com’a r’anche
re la fuorfici, facette lo segno co la mano che l’ereva si taglia pe la fuorfici. Tanno lo marito lassavo la
fune e la facette necà.

(tratto da Li Canti Viecchi – di Modestino della Sala)

Il racconto in italiano : Come si taglia l’erba

C’erano un marito e una moglie. La moglie voleva sempre avere la meglio, il marito non la poteva
sopportare e la batteva sempre. Un giorno al marito scappò di bocca:
– Moglie, come si taglia l’erba?-
La moglie per dispetto rispose:
– Con le forbici.-
– Come? – rispose il marito – L’erba non si taglia con la falce?

– No – rispose la moglie – l’erba si taglia con le forbici-
Il marito infuriato prese la moglie, la legò e la cominciò a calare nel pozzo e, di tanto in tanto, mentre la

calava, chiedeva:
– Moglie, come si taglia l’erba? –

– Con le forbici – rispondeva la moglie-
La infilò nell’acqua e, mentre piano piano la calava dentro, le chiedeva:

– Moglie come si taglia l’erba? –
Quella ostinata rispondeva:
– Con le forbici.-
Ostinato il marito le mise un sacco intorno alla testa e la calò tutta nell’acqua e con uno strillo chiese alla
moglie:
– Per la prima e ultima volta, come si taglia l’erba?
Quella, non potendo rispondere a parole, tirò fuori dall’acqua una mano e, unite le due dita come se
fossero state le due parti delle forbici, fece segno con la mano che l’erba si taglia con le forbici. Allora il
marito lasciò la fune e la fece annegare.

Rubrica a cura di Elizabeth Iannone

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