Racconto in lingua, l’Irpinia e le storie di una terra antica
Racconto in lingua, l’Irpinia e le storie di una terra antica, un viaggio tra i dialetti per riscoprire la bellezza di un modo arcaico di esprimersi.
Il racconto in lingua : Lo riavolo e la Femmena
Ng’era n’omo nzorato, chi non avia maro pe campà no iorno, a boce stesa, chiamavo lo riavolo recenno:
Riavolo, ti ravo l’anima, abbasta ca mi rai como compà nfi chi moro io e moglierima!.-
Assette lo riavolo e acconzentette a quero chi l’avia cercato e po’ sparette. La mogliere, a berè caccià tanta renari ra lo marito senza fateà, l’addommannavo chi nge l’avia rati e lo marito, senza nasconneli nienti, li recette c’avià rata l’anima a lo riavolo e isso l’avia rati tanta renari. A senti quero la mogliere com’a na tempesta, ca lo marito avia rata l’anima a lo rivolo, e decette:
Mo voglio verè r’arremerià io.-
Chiamavo puro essa lo rivolo e subito l’assette nanti addommannannoli che bolia. La femmena li recette:
Io voglio fa na scommessa co te, ma co quisto patto, si vingi tu, si patrone re l’anima mia e quera re maritimo; si po vengo io, pierdi l’anima re maritimo e la mia puro.-
Si- recette lo riovolo – va recenno qual è sta scommessa.-
Tu -, recette la femmena – hai ra ngoppa na cosa rint’a lo sacco. Si l’angappi vingi; si po no l’angappi pierdi-.
Lo riovolo si preparavo co lo sacco e la femmena, co lo culo preparato, nge facette no pirito rinto. Avette tiempo che rozzolà ma lo pirito non lo trovavo. Visto ch’avia persa la scommessa, squagliavo.
(tratto da Li Canti Viecchi – di Modestino della Sala)
Il racconto in italiano : Il diavolo e la donna
C’era un uomo sposato, che non sapeva come vivere, un giorno chiamò a squarciagola il diavolo dicendo:
Diavolo, ti do l’anima a patto che dai come vivere fino a che muoio a me e a mia moglie! –
Il diavolo apparì, acconsentì a quello che gli aveva chiesto e sparì. La moglie, quando vide il marito tirar fuori tanti soldi senza lavorare, chiese chi glieli aveva dati ed il marito, senza nasconderle nulla, le raccontò che aveva dato l’anima al diavolo e lui gli aveva dati tanti denari. La moglie si fece come una furia, a sentire che il marito aveva dato l’anima al diavolo, e disse:
Ora voglio vedere di rimediare io – .
Chiamò anche lei il diavolo che subito le uscì davanti e l chiese cosa volesse. La donna gli disse:
Voglio fare una scommessa con te, ma a questo patto; se vinci tu, sei padrone dell’anima mia e di quella di mio marito; se poi vinco io perdi l’anima di mio marito ed anche la mia.-
Si, – disse il diavolo, – Dì quale è questa scommessa .-
Tu – disse la donna, – devi prendere qualcosa nel sacco. Se la prendi vinci; se non la prendi perdi. –
Il diavolo si preparò con il sacco e la donna, con il culo pronto, vi fece dentro un peto. Ebbe tempo di cercare, ma non lo trovò il peto. Poiché aveva perso la scommessa sparì.
Rubrica a cura di Elizabeth Iannone