Proseguono le indagini per chiarire l’episodio di raid punitivo avvenuto nel carcere di Bellizzi Irpino lo scorso 22 ottobre: la Procura di Avellino ha iscritto nel registro degli indagati ben 12 persone. Le accuse provvisoriamente formulate nei confronti dei dodici variano dal tentato omicidio alla resistenza a pubblico ufficiale.
Raid punitivo nel carcere di Bellizzi Irpino, 12 indagati
Le autorità stanno approfondendo quanto accaduto il 22 ottobre scorso, quando un detenuto 25enne di Napoli è stato aggredito, riportando gravi ferite che lo hanno costretto a essere ricoverato nel Reparto di Rianimazione dell’ospedale Moscati. Le indagini, condotte dalla Polizia Penitenziaria, hanno già portato all’iscrizione di alcuni indagati. Sono stati emessi decreti di sequestro nei confronti di dodici detenuti. Il materiale sequestrato, rinvenuto durante le perquisizioni effettuate poche ore dopo l’incidente, comprende scarpe, tute e scaldacollo, che potrebbero contenere tracce utili per le analisi del DNA, al fine di identificare i responsabili del raid.
Le accuse provvisorie
Le accuse provvisoriamente formulate nei confronti dei dodici variano dal tentato omicidio alla resistenza a pubblico ufficiale. Gli agenti della Polizia Penitenziaria furono “bloccati” per permettere il compimento del raid punitivo. Si tratta di una vicenda inquietante, avvenuta nel penitenziario di Avellino, su cui l’Ufficio inquirente, guidato da Domenico Airoma, e la Sezione specializzata nei reati e nella “criminalità intramuraria” stanno indagando per fornire una risposta dal punto di vista investigativo, cercando di inquadrare il contesto e gli episodi legati alla brutale aggressione avvenuta dietro le sbarre. Nei giorni successivi al raid punitivo, una parte dei detenuti della Sezione di Alta Sicurezza è stata trasferita in altre strutture penitenziarie.