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Rainy Days: dal 22 al 25 febbraio una miscela caleidoscopica di concerti gratuiti

rainy days Avellino festival

AVELLINO. Si è svolta questa mattina, nella sala stampa del Comune di Avellino la presentazione di Rainy Days, la quarta edizione de festival club-to-club a cura dell’Associazione Koinè Art Lab che si terrà dal 22 al 25 febbraio in alcuni dei più importanti locali della città.

Un festival per uscire dal letargo invernale

Come ha spiegato Milena Sanfippo di Koiné Art Lab, è il momento di uscire dal letargo invernale e predisporsi al meglio verso la primavera alle porte: «Ritrovarsi insieme ad ascoltare buona musica, lasciarsi incuriosire e al tempo stesso frequentare posti inusuali per le proprie abitudini. Fare comunità ed innescare dei virtuosi meccanismi di collaborazione tra pubblico e privato può essere un buona rampa di lancio economica e culturale».

I locali che si aprono a Rainy Days

Di necessità virtù, l’assenza di luoghi pubblici che possano ospitare questo tipo di manifestazioni è stata un’opportunità secondo Valentina Colantuoni: «Un grosso ringraziamento va ai locali che hanno accettato la nostra proposta con entusiasmo e collaborazione, c’è qualche nuovo innesto il 35mm e un gradito ritorno quello del TILT!, oltre a quelli che da sempre hanno sostenuto il festival ovvero Ynot, Godot, Black House Blues e Gelosia. Tuttavia avremmo voluto inserire altre location, ci è dispiaciuto non poterlo fare quest’anno ma sicuramente in futuro, senza fare il passo più lungo della gamba, cercheremo di accontentare chi si renderà disponibile, è una cosa che non può che farci piacere ma dobbiamo sempre fare i conti con le nostre forze».

Felice Caputo e Domenico Galasso sono i gestori del Tilt!, uno dei locali che parteciperà a Rainy Days: «È un grande onore per noi tornare ad essere parte di una delle manifestazioni invernali più importanti della nostra terra. Le possibilità che si aprono in questa settimana sono praticamente infinite, sarà bello vedere le persone passeggiare club to club, gli artisti che ospiteremo sono il fiore all’occhiello di movimenti underground europei e sarà motivo di vanto per un’intera città averli tra noi. Tutto questo accade in un momento per noi straordinario, stiamo vivendo presenze entusiastiche e continue, è una rivoluzione di tutti i contesti, da quello culturale a quello del divertimento, quindi siamo felicissimi e prontissimi a reggere l’urto di una quattro giorni indimenticabile».

Un format conosciuto all’estero

Gli fa eco Paolo Pilone: «Siamo contenti di riproporre un format che abbiamo avuto l’occasione di conoscere in esperienze all’estero e di riadattare alla dimensione della nostra città. A volte non è necessario scervellarsi per cavare fuori qualcosa di buono ma anche semplicemente provare a riproporre delle buone idee a patto che siano costruite con cura. Anche quest’anno come dalla prima edizione, beneficiamo del Patrocinio Morale dell’assessorato alla Cultura e sarà anche l’occasione per l’ultima collaborazione di Koinè Art Lab con l’attuale amministrazione, che a fasi alterne ma in un crescendo di confronto e fiducia ha comunque sempre supportato in qualche modo le attività della nostra associazione negli ultimi cinque anni ed a loro va il nostro ringraziamento».

La direzione artistica del Festival

La direzione artistica, dopo l’esperienza estiva del Mas Fest, è nuovamente affidata al tandem composto da Raffaele Villiam Pulzone e Francesco Leone: «Quello di Avellino è un piccolo caso nazionale, un luogo che sembra sopito ma che durante l’anno offre una quantità di musica insospettabile. Il lavoro che viene svolto, con non poche difficoltà visto il budget ridotto, inizia mesi prima ed è fatto di contatti, piccoli incastri, tantissimi ascolti e soprattutto passione. Siamo comunque molto contenti di cosa sia venuto fuori, è una line up molto coraggiosa, speriamo possa stupirvi positivamente».

Koiné art lab vuole cogliere inoltre l’occasione per ringraziare le altre realtà che hanno collaborato alla realizzazione del festival, e in particolare: AUT AUT promotion, per il prezioso aiuto nell’allestimento della line-up; Studio Paura per le grafiche sempre bellissime; i cento sostenitori che hanno versato un contributo volontario per rimpinguare il budget.

Le tappe del festival in città

Ecco le 9 band che si alterneranno come da programma:

Giovedì 22 febbraio

• Trouble VS Glue (Roma) – h 22:00 al Why Not

• Amklon (Napoli) – h 23:30 al 35millimetri

Venerdì 23 febbraio

• Non-Human Persons (Germania) – h 22:30 al Godot Art Bistrot

• Sonic Jesus (Cisterna) – h 00:00 al TILT!

Sabato 24 febbraio

• GNOOMES (Russia) – h. 22:00 al Godot Art Bistrot

• JuJu (Palermo) – h. 23:15 al Why Not

• Da-Sein (Spagna) – h. 00:15 al Black House Blues Official

Domenica 25 febbraio

• Gyves (Russia) – h. 21:30 al Gelosia

• YOUTH CODE (Stati Uniti) – h. 23:00 al TILT!

Il programma dettagliato di Rainy Days è disponibile sul sito della manifestazione, mentre per informazioni e per restare aggiornati sulle novità si può seguire la pagina ufficiale o scrivere all’indirizzo rainydays@masfest.it.

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