Rapina in una villa ad Atripalda: i familiari di un noto farmacista del posto sono stati anche malmenati. Notte di terrore e sangue quella vissuta ieri, domenica 4 giugno. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Rapina ad Atripalda, il raid nella villa di un noto farmacista
Due famiglie sono state aggredite nella notte ad Atripalda. Immobilizzati in casa sono stati costretti a ricevere mandanellate e schiaffi per una rapina all’interno di una villa. Ad essere colpita anche l’abitazione di un noto farmacista del posto. Un sabato notte da terrore concluso con il farmacista e il genero trasportati in ospedale. Sul posto anche i Carabinieri che hanno avviato le indagini. Nel secondo caso invece sono stati sorpresi e messi in fuga da un anziano.
“Hanno tenuto sotto scacco la mia famiglia per quasi un’ora”, racconta il giorno dopo ancora molto scosso e provato il figlio del farmacista, che abita in una villetta lì accanto intervenuto in piena notte dopo le urla e le telefonate di aiuto da parte della mamma. I quattro, con il voto coperto e accento straniero, si sarebbe introdotti nella villa in cui abita la figlia del farmacista con la famiglia. Hanno bloccato il marito al piano terra poi sono saliti su per prelevare anche la moglie. Li hanno minacciati, prendendoli a schiaffi e colpendoli alle gambe e al corpo con un manganello per fargli indicare la cassaforte contenente il denaro. In casa c’era anche la mamma del marito, anche lei colpita. A riportare ferite più gravi il marito con il volto tumefatto dalle percosse tanto da essere portato subito in ospedale con il 118. “Prendetevi i soldi che sono qui ma non c’è nessuna cassaforte”, ha esclamato a più riprese la figlia del farmacista sperando di fermare la furia dei ladri. Ma non è servito a nulla: dopo aver rubato il denaro contante e oggetti preziosi, hanno spostato la loro attenzione sulla villetta adiacente dove risiede il farmacista con la moglie. Qui però non sono riusciti ad entrare grazie proprio al coraggio del dottor Sergio che li affrontati. L’anziano alla fine ha dovuto far ricorso alle cure mediche dell’ospedale di Avellino avendo riportato delle ferite al naso che hanno richiesto dieci punti di sutura.