AVELLINO. Tombini otturati e acqua in strada a Rione Parco. Precisamente in via Di Capua, in prossimità delle abitazioni di proprietà del comune di Avellino la situazione è diventata insostenibile. Quando piove molto, l’acqua – non solo quella piovana ma anche quella reflua – raggiunge circa i 50 centimetri di altezza, la strada d’accesso alle case popolari diventa impraticabile, a rischi anche le auto dei residenti. A nulla sarebbero servite le numerose segnalazioni dei residenti della zona agli uffici competenti di palazzo di città, né quella del quotidiano Il Mattino, lo scorso 10 dicembre, dove veniva segnalato l’alto stato di degrado in cui versa la zona periferica della città.
Riqualificazione “infinita”
La zona interessata dai continui allagamenti è la stessa in cui sorgono le case popolari che da oltre 10 anni attendono l’ultimazione del progetto di sostituzione edilizia dedicato agli edifici post sisma del 1980. Progetto che prevede la demolizione di tutti i prefabbricati e la costruzione di nuovi alloggi, di una piazza e di un parco giochi per la cifra di 5,8 milioni di euro a carico della Cassa depositi e prestiti del ministero delle Finanze. Il cantiere avviato nel 2012 è stato fermo per più di 4 anni a causa di un contenzioso tra Palazzo di città e la ditta appaltatrice.