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Riscossione porta a porta da parte di Alto Calore, l’ira dei cittadini

Alto Calore
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Riscossione porta a porta da parte di Alto Calore, l’ira dei cittadini. I crediti vantati dalla ditta responsabile del servizio idrico sono vecchi anche di 30 anni.

Riscossione porta a porta da parte di Alto Calore, l’ira dei cittadini

Riscossione porta a porta da parte di Alto Calore, l’ente responsabile del servizio idrico passa all’azione a incarica Crearci di riscuotere, in maniera capillare, ogni credito insoluto presso i cittadini.

Dopo le lettere arriveranno i funzionari porta a porta che, secondo quanto si legge nel testo della lettera inviata ai singoli cittadini morosi, “avranno il compito di fornire ogni informazione utile oltre che di aiutare nella ricerca degli strumenti risolutivi più opportuni per il suo caso”.

Insomma, se Maometto non va alla montagna….

Condotta aggressiva

E’ dai tempi dei romani, che riscuotevano i tributi nelle province remote dell’impero inviando i propri soldati direttamente in casa di chi non voleva pagare il dovuto all’invasore pacifico, che non si vedeva una cosa del genere.

Ma le associazioni dei consumatori non sono certo rimaste a guardare. L’esposto per queste fantomatiche missive intimidatorie è già stato presentato sia in Procura che all’Antitrust, la paura è quella di danneggiare i soggetti più deboli e suggestionabili.

Si pensi a quelle persone che, vedendosi alla porta un funzionario con tanto di tesserino, si sentiranno in obbligo di profondere crediti anche se non sono ormai più esigibili.

Utenti fantasma

Secondo le associazioni dei consumatori, la società incaricata della riscossione dei crediti, la Crearci, avrebbe inviato le comunicazioni senza alcun criterio e senza valutare caso per caso.ù

Cui sarebbe voluto troppo tempo poi.

E tra gli utenti che hanno ricevuto le comunicazioni, risulterebbero anche delle persone decedute da dieci anni.

Il rischio di truffa

Senza contare poi il rischio di incappare in una vera e propria truffa. A persone senza scrupoli potrebbe venire in mente di creare un falso tesserino e presentarsi a casa di un malcapitato per chiedere la riscossione dei crediti insoluti di Alto Calore.

Non sarebbe il primo caso si truffa con questa metodologia.

La risposta dell’amministratore di Alto Calore

La replica dell’ente non si è fatta attendere. Michelangelo Ciarci, amministratore di Alto Calore, ha minimizzato la questioneSi sta alzando un polverone per nulla. La Crearci è iscritta all’albo degli esattori e tra i compiti della sua attività ordinaria di recupero dei crediti c’è anche questa forma di assistenza attraverso il suo personale specializzato”.

“Nessuno andrà a casa degli utenti a fare richieste strane ma solo a verificare i singoli casi e a fare le opportune valutazioni“.

Nessun passo indietro

Alto Calore, dunque, va avanti e prosegue la sua marcia verso il pareggio dei conti, con l’illusione che quello della riscossione porta a porta sia il metodo giusto.

“Di fronte a situazioni di difficoltà, Isee alla mano, faremo sconti e rateizzazioni”.

Dopo le due condotte idriche saltate nel giro di pochissime ore l’una dall’altra, adesso quest’altra gatta da pelare.

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