Follia nel carcere di Avellino dove si è verificata una rissa tra due detenuti appartenenti a sezioni diverse del reparto Reati Comuni. Ad avere la peggio uno dei due, colpito alla testa: ora si trova ricoverato presso l’ospedale Moscati. La zuffa ha scatenato la tensione tra i detenuti del reparto detentivo. La denuncia arriva dai sindacati che chiedono l’invio di almeno 20 unità. Lo riporta Il Mattino.
Rissa nel carcere di Avellino, detenuto colpito alla testa e ricoverato
Follia nel carcere irpino dove si è verificata una rissa tra detenuti appartenenti a sezioni diverse del reparto Reati Comuni. Ad avere la peggio uno dei due, colpito alla testa: ora si trova ricoverato presso l’ospedale Moscati. La zuffa ha scatenato la tensione tra i detenuti del reparto detentivo. La denuncia arriva dai sindacati che chiedono «l’invio delle unità del Gruppo operativo mobile (Gom)» e di «intervenire subito con l’invio di almeno 20 unità per fronteggiare una situazione che potrebbe degenerare in un nuovo evento critico». E ancora. Sollecitano l’immediato trasferimento dei protetti dell’Alta Sicurezza «in un altro settore dell’istituto per evitare il rischio di tensione crescente». A questa situazione si aggiunge l’aspetto sanitario. È stato accertato un caso di scabbia nel reparto del “Padiglione De Vivo”.
La denuncia
«Le tensioni – fa sapere il Sappe – sono poi proseguite per l’intera giornata, culminate durante la tarda serata nella violenta lite tra i due detenuti». Le tensioni avrebbero coinvolto anche i detenuti dell’Alta Sicurezza, subito sedate dal personale penitenziario. Sulla vicenda è intervenuto il Sinappe che «denuncia una situazione sempre più critica all’interno del reparto Alta Sicurezza del carcere di Avellino. I detenuti di tale reparto, attualmente in contatto con i reclusi del circondariale (reparto Reati Comuni), devono essere trasferiti». È la richiesta dei rappresentanti sindacali che sollecitano anche un incontro con il prefetto, aggiungono: «Nonostante l’impegno della direttrice Casaburo, recentemente insediata alla guida della struttura, la mancanza di risorse umane adeguate rende difficile ristabilire un ordine duraturo – afferma Orlando Scocca – servono uomini per fronteggiare le difficoltà. La situazione è diventata allarmante, solo grazie alla professionalità dei colleghi e all’intervento diretto della direttrice, si è riusciti a ristabilire la calma in un episodio che poteva degenerare ulteriormente».
«Il reparto Alta Sicurezza di Avellino necessita di una revisione immediata – sottolinea Roberto Santini segretario generale del Sinappe -. La struttura è fortemente compromessa e le condizioni attuali non garantiscono né la sicurezza né il rispetto dei diritti del personale di polizia penitenziaria«. Il sindacato spinge per «interventi immediati e mirati per evitare ulteriori episodi che possano mettere a rischio l’ordine e la sicurezza sia dei detenuti sia del personale penitenziario». Per Tiziana Guacci segretaria regionale del Sappe è necessario «l’invio delle unità del Gruppo Operativo Mobile (Gom). La sicurezza è saltata completamente».