MONTELLA. Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Montella hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Avellino, nei confronti di 5 soggetti.
Tra questi 2 coniugi di Montella sottoposti alla custodia cautelare in carcere; un 53enne di Lioni e un 33enne di Montecorvino Rovella, sottoposti alla misura degli arresti domiciliari ed un 40enne di Giffoni Valle Piana, colpito dall’obbligo di dimora nel Comune di residenza.
Altre quattro persone risultano tuttora indagate per ricettazione in stato di libertà. Si tratta di due agricoltori di Lioni, di un operaio di Calitri ed un allevatore di Savignano Irpino.
Rubano trattori e mezzi agricoli, sgominata banda capeggiata da una donna
I provvedimenti fanno seguito a una complessa attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Rosario Cantelmo, svolta da maggio dello scorso anno nei confronti di una banda specializzata in azioni predatorie ai danni di imprenditori agricoli.
In particolare, l’attività trae origine da un controllo effettuato nottetempo dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Montella che, durante lo svolgimento di un servizio perlustrativo, hanno rivenuto fermo sul ciglio della strada un trattore, rubato poco prima da una locale azienda agricola.
Rubano trattori e mezzi agricoli: le indagini
L’attività info-investigativa, supportata e riscontrata da numerose perquisizioni, con rinvenimenti e sequestri di ingente quantitativo di attrezzi e mezzi agricoli rubati, ha permesso di documentare:
- le responsabilità di due coniugi di Montella, lui 49enne e lei 45enne, promotori e coordinatori delle azioni furtive, che impiegavano gli altri complici per compiere i furti e vendere le macchine rubate. Decisivo il ruolo primario e centrale della donna in posizione quasi egemonica rispetto agli altri ed al marito;
- una consolidata professionalità nell’individuare le aziende ove compiere i colpi, nonché i mezzi da asportare secondo le esigenze, e ancora nella valutazione dei rischi, nella scelta delle modalità esecutive, nell’attività di studio e preparazione dei colpi da mettere a segno, nella falsificazione di documenti e nella dissimulazione dei mezzi e loro manipolazione al fine di ostacolarne il riconoscimento e quindi l’illecita provenienza;
- una profonda volontà di assecondare le precise richieste dei potenziali clienti;
- molteplici furti di macchine, attrezzi ed utensili di impiego agricolo, commessi nell’area dell’Alta Irpinia, nel salernitano e nel viterbese, con contatti con ambienti delinquenziali anche della provincia di Terni e Grosseto;
- una successiva attività di riciclaggio della refurtiva, preceduta dall’adozione di meticolosi accorgimenti utili a dissimularne le originarie caratteristiche ed alterarne i documenti di circolazione.
I mezzi rubati
Progressive operazioni di perquisizioni hanno permesso di recuperare, oltre a numerosa attrezzatura come decespugliatori, frese, motoseghe, trapani, ecc., in parte restituita agli aventi diritto ed in parte donata su disposizione della Procura di Avellino ad un ente di beneficenza, anche quattro trattori ed un escavatore, per un valore complessivo di circa 150mila euro, restituiti agli aventi diritto.