Scarichi inquinanti fiume Ofanto, nuove informazioni sul caso.
Scarichi inquinanti fiume Ofanto, l’ASI si fa avanti
In amerito alla questione sollevata ieri da parte dei Carabinieri di Bagnoli Irpino, l’ASI ha considerato opportuno diffondere i risultati delle verifiche effettuate in merito al tasso d’inquinamento del fiume Ofanto.
Gli ingegneri hanno riferito:
- l’ispezione dei Carabinieri della Stazione Forestale di Bagnoli Irpino, coadiuvati dall’ARPAC di Avellino, all’impianto di depurazione di Nusco è avvenuta per effetto di una segnalazione da parte di un comitato ambientale di Lioni preoccupato per un’anomala colorazione e schiumosità delle acque del torrente Iemale;
- i risultati delle analisi sul campione di acque reflue prelevato dall’ARPAC hanno rilevato parametri caratteristici per ciò che attiene le schiume, il cui eventuale inquinamento è indicato dal parametro tensioattivi totali, e il colore del tutto conformi ai limiti di legge;
- un ulteriore campione ha rilevato un superamento dei parametri cloro attivo libero e saggio di tossicità acuta, esito che per legge deve essere trasmesso dall’ARPAC alla Procura della Repubblica, e che è stato già contestato dal gestore dell’impianto nelle opportune sedi per ragioni tecniche.
Inoltre, si rappresenta che il superamento dei parametri cloro attivo libero e saggio di tossicità acuta non ha influenza sulla presenza di schiume e sul colore che sono invece influenzati dai parametri tensioattivi totali e colore, risultati conformi.
Le schiume menzionate infatti sono dovute ad un fenomeno idraulico dovuto ad uno stramazzo tra il punto di scarico delle acque e il pelo libero del corpo idrico superficiale con dislivello di circa 1,5 m che comporta appunto la formazione di fenomeni schiumogeni all’impatto delle acque.