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Il sindaco di Avellino non paga: Festa attende la fine delle indagini sulla movida

L’inchiesta sulla movida ad Avellino è entrata nel vivo, e il sindaco Festa rimane sulla sua posizione: lui non c’entra niente, era li per placare gli animi di quei ragazzi, e con il suo atteggiamento crede di esserci riuscito. Forte delle sue convinzioni, dunque, ha deciso che non pagherà la multa che gli è stata notificata nei giorni scorsi. Ma l’esito dell’inchiesta non ha niente a che fare con il reato amministrativo a suo carico: non conta come andrà, la multa la dovrà pagare lo stesso.

Avellino, il sindaco Festa non pagherà la multa

Nonostante le polemiche che hanno lo hanno travolto, nelle ultime 2 settimane, il sindaco di Avellino non si è mai scusatogiustificato per quello che è accaduto in via de Conciliis due settimane fa, anzi. Nei suoi numerosi interventi, tra televisione e web, ha sempre ribattuto alle accuse con altre accuse, puntando il dito sui detrattori che avevano male interpretato le sue azioni e le sue intenzioni.

Tutto rimandato

Questa mattina, però, scadeva il termine per il pagamento della multa: se Festa avesse pagato oggi, avrebbe avuto uno “sconto”, ma tutto ciò sarebbe stato visto come un’ammissione di colpa. E dopo che nelle ultime settimane il sindaco si è auto difeso, in lungo e in largo, non poteva cedere proprio adesso.

L’inchiesta

La condotta dell’amministratore cittadino, qualunque sia stata, ricade inevitabilmente su chi da lui riceve le direttive. Dunque la gestione degli assembramenti di quella sera, per un effetto domino inevitabile, parte dal sindaco e arriva alle forze dell’ordine. L’inchiesta servirà anche a chiarire chi ha sbagliato e quali erano gli ordini di servizio per quella sera.

Chi avrebbe dovuto vigilare?

Quell’assembramento di ragazzi certo non si era creato 5 minuti prima che il sindaco transitasse in quella strada, e allora chi avrebbe dovuto sorvegliare e impedire che le regole venissero rispettate?

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