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Smog e polveri sottili: Avellino maglia nera in Campania

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AVELLINO. Non sono bastate le piogge dei giorni scorsi a ripulire il cielo irpino. Le polveri sottili non abbandonano Avellino e l’ipotesi di uno stop alla circolazione delle auto più inquinanti per 30 giorni consecutivi si fa sempre più concreta.

Nella giornata di giovedì la centralina dell’Agenzia regionale per la Protezione ambientale della Campania, istallata a via Piave, ha fatto registrare un nuovo superamento delle concentrazioni medie giornaliere di Pm10 nell’aria. Si tratta del 14esimo sforamento dei limiti consentiti dalla legge nei primi 53 giorni di rilevazioni dell’anno.

Avellino maglia nera in Campania

In pratica nella città di Avellino e nei paesi della sua cosiddetta prima cintura urbana c’è un giorno di «mal’aria» ogni quattro. Una percentuale del 25% che proietta il capoluogo irpino addirittura in testa alle classifiche regionali di settore relative all’inquinamento atmosferico. Prima di Caserta e Napoli, seconde a pari demerito con 11 superamenti registrati negli stessi giorni. Ben distante dai soli sei superamenti registrati a Benevento. Lontana anni luce dalla virtuosissima Salerno, che chiude la graduatoria con un solo sforamento di Pm10 rilevato dall’inizio dell’anno.

Bisognerà aspettare il prossimo 11 marzo per far entrare in azione il dispositivo di contrasto alle polveri sottili con l’istituzione della prima domenica ecologica senza auto obsolete in città.

L’intesa dei Comuni

Se il Comune di Avellino darà seguito all’accordo firmato una settimana fa con le amministrazioni di Atripalda, Mercogliano, Monteforte, Montefredane, Manocalzati, Aiello, Capriglia, Contrada, Grottolella, Ospedaletto e Summonte, il provvedimento da mettere in campo dovrebbe portare alla limitazione al traffico di tutte le auto con motore a benzina sprovviste della certificazione ambientale Euro3 e con motorizzazioni diesel pre Euro4, nella fascia oraria che va dalle 8 alle 14 e dalle 15 alle 20, per almeno 30 giorni consecutivi nei centri ad alta densità urbana.

FONTE il Mattino

 

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