AVELLINO. «La procedura di validazione, presso la Regione Campania, del progetto di ampliamento dello Stir di Pianodardine giunge domani, lunedì 9 aprile, ad una ulteriore tappa: un nuova convocazione, in conferenza di servizi, del tavolo che riunisce soggetti istituzionali e rappresentanti della società civile».
Lo affermano in una nota gli esponenti del gruppo attivo del Meet up di Avellino. Domani alle ore 10.30, presso il centro direzionale di Collina Liguorini, gli attivisti di Meet up incontreranno i Comuni di Avellino, Manocalzati, Grottolella, Atripalda, Montefredane, i comitati per la difesa della Valle del Sabato, Asl, Arpac e Sai, per discutere nuovamente della questione, fonte di preoccupazione per i cittadini.
Stir Pianodardine: la nota di Meet up
«Tra questi ultimi vi è anche il Meet up, che si è accreditato presso la Regione quale portatore di interessi, prendendo parte alla precedente riunione svoltasi il 10 gennaio scorso. In questi tre mesi – continua la nota – il progetto è stato approfondito e dettagliato anche alla luce delle osservazioni sollevate in occasione di quell’incontro con lo spirito costruttivo che sempre contraddistingue il nostro impegno nell’affrontare questioni che riguardano la qualità della vita delle comunità irpine, parteciperemo alla conferenza dei servizi di domani con una duplice proposta.
Da un lato – spiegano dal Meet up – ribadiremo le osservazioni già portate all’attenzione del tavolo di gennaio e riguardanti alcuni aspetti del progetto che meriterebbero un ulteriore approfondimento, quali ad esempio una più corretta individuazione delle aree riservate allo stoccaggio dei rifiuti rispondenti ai diversi codici identificativi e la valutazione di soluzioni maggiormente performanti per quanto riguarda le opere da realizzarsi all’interno dei capannoni esistenti.
Dall’altro lato – prosegue la nota – porremo sul tavolo la questione di più ampio respiro della raccolta ed ‘armonizzazione’ dei dati di monitoraggio ambientale, diretto e/o indiretto, che al momento vengono raccolti in maniera non coordinata da diversi Enti competenti, con l’auspicata prospettiva di poter finalmente analizzare le problematiche di inquinamento che affliggono la Valle del Sabato con un approccio generale, integrato e maggiormente efficace».