LACEDONIA. Un messaggio pieno di amore. Con grandissima dignità, Francesca parla di Ayoub, il giovane marocchino che nei giorni scorsi ha riempito le cronache locali con il suo suicidio. Si era detto che fosse violento e l’avesse picchiata: calci in faccia fino a farla portare in ospedale. Ora lei chiede di poter avere spazio e restituire al 21enne quel posto che merita nella memoria. Riportiamo integralmente il messaggio che la ragazzina ha inviato alla nostra testata.
Ayoub Namiri, altro che violento
«Un momento di rabbia può capitare a tutti»
«Salve, mi chiamo Francesca Marotta e sono la ragazza di Ayoub Namiri, il ragazzo che si è lanciato in università… Vorrei solo smentire tutte queste voci che attribuiscono ad Ayoub l’aggettivo ‘violento’. È stato preso da un momento di rabbia, può capitare a tutti».
Francesca Marotta: «La persona più intelligente che abbia mai conosciuto»
«È stata la persona più importante della mia vita e vorrei che venisse ricordato come la persona meravigliosa che era… dava tutto se stesso nell’amore, nello studio. Era brillante: la persona più intelligente che io abbia mai conosciuto…»
Su di lui solo stupidaggini: era fragile e incompreso
«Vi prego scrivete questo invece che le stupidaggini che non vengono da persone che vivevano a stretto contatto con lui. Lo conosco meglio di chiunque altro… era fragile, spesso non si sentiva compreso.
Eravamo tutti stressati per l’università ma era speciale, bellissimo, altruista, si metteva sempre in gioco.
I sogni di Ayoub
«Sognavamo di diventare persone di un certo livello, sognavamo di viaggiare e scoprire tutto il mondo, andare ai concerti che ci piacevano»
Le dichiarazioni di Francesca Marotta
A chiosa della sua lettera al nostro quotidiano, Francesca ci prega di far «passare la sua vera immagine» pubblicando le sue parole. Anche noi lo ricorderemo attraverso le sue parole.
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