La Polizia di Stato Irpina, allo scopo di fornire una maggiore percezione di sicurezza nonché un incisivo segnale di legalità, a partire dall’inizio della settimana, ha notevolmente rafforzato i servizi di controllo, mediante la pianificazione di mirati servizi, fortemente voluti dal Questore di Avellino, che hanno interessato il capoluogo irpino e i comuni sede di Commissariato, con particolare riguardo alla limitrofa periferia avellinese dove si è registrato un maggior afflusso di persone, tenuto conto della ricorrenza della commemorazione di defunti.
L’adozione dei suddetti servizi, che ha visto un considerevole impiego di uomini e mezzi, ha consentito di:
- arrestare un 42enne per possesso di circa 80 grammi di sostanza psicotropa tra hashish e marijuana;
- denunciare 18 persone, per reati connessi allo spaccio di stupefacenti, tentato furto, minacce e oltraggio a P.U. e rati contro il patrimonio;
- identificare 1652 persone;
- controllare, anche con l’ausilio del sistema di monitoraggio Mercurio, 3661 veicoli;
- verificare la posizione di 198 persone sottoposte agli arresti domiciliari;
- verificare la posizione di 42 persone sottoposte alla misura della sorveglianza speciale della P.S.;
- elevare 119 infrazioni al Codice della Strada.
Infine, due ultimi episodi hanno caratterizzato la serata di ieri, con l’emissione, da parte del Questore di Avellino, del DASPO Urbano a carico di un 42enne avellinese, responsabile di aver esercitato l’attività di parcheggio abusivo nei pressi di un centro commerciale cittadino e le denunce emesse a carico di un 43enne di Ariano Irpino, gestore di un hotel-ristorante, di un 48enne e di un 52enne, entrambi irpini, titolari di una ditta di fuochi artificiali, responsabili di aver fatto uso di materiale esplodente. Nella circostanza gli Agenti appuravano responsabilità sia a carico del titolare del ristorante che, a conclusione di una festa nunziale, aveva concesso, senza la prescritta autorizzazione, l’utilizzo di un’area per l’installazione dei fuochi che nei confronti dei titolari perché inottemperanti alla vigente normativa in materia.