“Non volevamo scappare ma solo fare un viaggio programmato da tempo”: i due fratelli di Cervinara, Tommaso e Christian Pimpinella entrambi pregiudicati ed accusati del tentato omicidio di Luigi Affinita, si difendono davanti al Gip del Tribunale di Avellino. Lo riporta il Mattino.
Tentato omicidio di Luigi Affinita, i fratelli di Cervinara si difendono davanti al Gip
“Non avevamo intenzione di scappare ma solo di fare un viaggio programmato da tempo”: questa la versione fornita dai due fratelli di Cervinara, Tommaso e Christian Pimpinella entrambi pregiudicati ed accusati del tentato omicidio di Luigi Affinita, davanti al Gip del Tribunale di Avellino. Ad avallare la loro tesi anche il legale difensore Giovanni Adamo che ha prodotto la documentazione del viaggio e la permanenza da una loro parente a Sestri Levante in programma già da tempo.
Molti però i punti oscuri sull’evento. Infatti dalle indagini effettuate dai carabinieri è emerso che i biglietti del treno – in partenza da Napoli in direzione Sestri Levante, sul quale sono stati fermati i due fratelli – non erano stati acquistati a loro nome, bensì di una terza persona. Ora si attendono le determinazioni del gip del tribunale di Avellino. Intanto la procura di Avellino, guidata da Domenico Airoma ha chiesto la convalida della misura cautelare in carcere.