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Vini italiani: chi è il consumatore medio?

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VINO-LAUREA

Una passione che si sta espandendo sempre più tra utenti di ogni genere e che nel corso degli anni è diventata maggiormente ‘democratica’. Un tempo l’amore per il vino e l’arte di saperne apprezzare aromi e sapori era un qualcosa di esclusivo, rivolto soltanto ad un pubblico circoscritto.
Oggi non è più così e sono tanti coloro i quali si dedicano a questa passione anche senza eccessive pretese: l’amore per il vino non ha età né colore al punto che il consumatore medio è diventato difficile da identificare. Ovviamente a fare la differenza è sempre l’approccio di partenza, ciò che si sta cercando de il livello di qualità desiderato.

Una tipologia di vino per ciascuno

Un assunto base è quello legato alla tipologia di vino in questione: cosa cerca l’utente? Esistono vini da consumo quotidiano, si parla quindi di prodotti commerciali ed assolutamente alla portata di tutti, che malgrado questa attitudine presentano comunque parametri di qualità molto buoni.

Ci sono poi vini pregiati, prodotti del tutto particolari e di qualità elevata che vengono prodotti lungo tutto l’arco del nostro territorio e che rappresentano un’eccellenza assoluta riconosciuta in tutto il mondo.

A ciascuno il suo quindi, ed in base a questa scelta cambia il profilo del consumatore. Le differenze sono più che altro per età e per approccio: detto che la passione per i vini non ha particolari differenze oggi come oggi, comunque l’età del fruitore può fare la differenza sul parametro della qualità del prodotto.

Il fattore età e la scelta del vino

Un esempio? I consumatori che hanno tra i 18 ed i 38 anni sono più propensi a sperimentare nuovi prodotti. Viceversa la fascia di età tra i 40 ed i 55 anni è più restia alle novità, più tradizionalista e maggiormente improntata verso un discorso di qualità.

Quali sono le bottiglie preferite? Anche qui dipende dall’uso che se ne va a fare, da leggersi quindi come abbinamento per piatti e pietanze varie. Per portate corpose va sempre di moda un rosso forte, mentre per abbinamenti leggeri, magari aperitivi, è il bianco a farla da padrone. Sempre con la garanzia di una scelta ampia ed articolata, come in Italia è possibile sperimentare.

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