Condannato il padre orco accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti della figlia minorenne. Secondo quanto riportato dal Mattino sono 13 gli anni di reclusione inflitti a D.C.A. dal Tribunale di Avellino.
Condanna al padre per violenza sessuale alla figlia minorenne
Il pubblico ministero Vincenzo D’Onofrio aveva chiesto, al termine della sua requisitoria, 22 anni di reclusione per il 58enne di Summonte, affiancato solo nella fase finale del processo, dall’avvocato Rolando Iorio.
Le violenze
Secondo una prima ricostruzione la 14enne è stata costretta a violenza sessuali da parte del padre iniziate già quando aveva 6 anni di età. Attenzioni morbose che avrebbero compromesso lo stato psicofisico della minorenne.
Il ricorso della difesa
Intanto il legale preannuncia il ricorso in appello per impugnare la sentenza emessa nei confronti del suo assistito, sottoposto alla misura cautelare in carcere dal novembre 2020. Ascoltati in qualità di testi la moglie, il suocero ed il cognato dell’imputato.
La denuncia
La misura scattò dopo la denuncia presentata, da un’ex insegnante della ragazza, nell’estate 2019. Ad allarmare la maestra alcuni episodi drammatici verificatisi in paese e a cui alla donna avrebbe assistito in prima persona. La 14enne, in diverse occasioni, si sarebbe strappata i vestiti da dosso e avrebbe pronunciato frasi sconnesse. Subito dopo la denuncia della maestra, presero il via le indagini effettuate dai carabinieri di Ospedaletto d’Alpinolo, agli ordini del maresciallo maggiore Tommaso Nazzaro. A raccontare agli inquirenti le violenze subite fu proprio la ragazzina che descrisse dettagliatamente le attenzioni morbose che il padre le avrebbe riservato.