Vittorio De Sica, noto attore, regista e sceneggiatore che ha scritto pagine importanti della storia del cinema italiano, aveva una grande passione non solo per quest’ultimo, ma anche per il gioco. Non a caso, tra i tanti film che lo hanno reso famoso nel periodo del dopoguerra ce ne sono due che hanno posto al centro la tematica del gioco: “Il conte Max” e “L’oro di Napoli”. Ad oggi in Italia le uniche soluzioni che hanno i cittadini del centro o del sud della Penisola per prendere parte alle attività ludiche tradizionali delle sale del nord, ossia il Casinò di St.Vincent, il Casinò di Sanremo, il Casinò di Campione d’Italia e il Ca’ Vendramin Calergi, sono due: spostarsi verso la parte settentrionale del Paese o accedere a piattaforme di gioco online.
Negli ultimi anni i numeri del gioco online hanno decisamente sovrastato quelli delle sale da gioco fisiche. Questo per diverse ragioni: prima di tutto l’opportunità di giocare in qualsiasi momento dal proprio divano di casa o da qualsiasi luogo lo si voglia fare, in secundis la possibilità di ottenere delle offerte dedicate che sono decisamente apprezzate dagli utenti. Una di queste è il bonus senza deposito che consente di testare un’ampia varietà di giochi senza dover aprire il proprio portafoglio. Come accennato, questa tipologia di incentivi non può essere offerta dai casinò fisici e, ovviamente, non era disponibile ai tempi del grande Vittorio De Sica.
Il sogno di Vittorio De Sica
Quando queste opportunità digitali ancora non c’erano, l’unico modo per giocare ai giochi di una grande sala era, quindi, quello di fare un viaggio verso il nord del Paese. Proprio per questo motivo, il sogno di Vittorio De Sica, padre del noto attore Christian, protagonista soprattutto dei famosi Cinepanettoni in coppia con Massimo Boldi, era quello di aprire un vero e proprio casinò nella regione della Campania, con la quale il noto attore e regista ha sempre avuto un grandissimo feeling.
Tanti anni dopo il suo sogno non è ancora stato realizzato, ma non si tratta di un progetto andato definitivamente a monte. De Sica lo avrebbe voluto prima di tutto a Napoli, anche perché avrebbe incentivato ancora di più il turismo e avrebbe dato ai nuovi visitatori una motivazione in più per scoprire le meraviglie partenopee. Dopodiché si è parlato di Ischia, precisamente nel 2005, una splendida isoletta al largo di Napoli che proprio De Sica amava alla follia.
Tuttavia, il progetto non si è poi concretizzato a causa della mancata concessione della licenza in seguito al decreto ministeriale del 2007. Negli anni successivi si è parlato di Sorrento, poi di Salerno, Positano ed infine di Amalfi. Non se ne è mai fatto nulla. Ad oggi, però, tutto fa pensare che la sede della prima grande sala da gioco in Campania possa essere Nisida. Si attendono ulteriori aggiornamenti in merito.
La crescita del gioco online
Il gioco online, per l’appunto, negli ultimi anni ha registrato dei numeri decisamente più importanti rispetto al comparto fisico. Per quanto concerne l’intero settore, dal 2018 al 2022 c’è stata una crescita che ha rilevato un incremento del fatturato dai 106,8 ai 136 miliardi di euro. Questo sviluppo è legato soprattutto a quello del comparto online, che nello stesso lasso di tempo è passato da 31,4 a 73,1 miliardi.
Analizzando le somme spese nel corso degli stessi anni, vediamo come sia notevolmente calata la spesa nel gioco fisico, al contrario invece di quella nel gioco online, con un +2,3 miliardi di euro. Per quanto concerne il rapporto tra il settore del gioco e l’Erario, invece, vediamo come il gioco online apporti un contributo minimo all’Erario, tanto che si tratta di un solo miliardo di euro sui 73 complessivi giocati. Completamente diverso il discorso per il comparto fisico, considerando che il 90% delle entrate erariali deriva proprio da lì.