Voti comprati alle elezioni comunali 2023 a Solofra, 37 euro per ogni voto: indagati D’Urso e Moretti. L’inchiesta della procura sulle elezioni coinvolge anche un elettore locale. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Voti comprati alle elezioni comunali 2023 a Solofra: due indagati
Le elezioni comunali di Solofra del 2023 sono state particolarmente turbolente, caratterizzate da numerose denunce e dalla diffusione di alcuni audio che rivelano una presunta compravendita di voti in cambio di somme irrisorie. In particolare, si parla di trentasette euro per voto. La procura di Avellino ha concluso l’inchiesta, notificando l’avviso di chiusura delle indagini ad Antonio D’Urso, candidato sindaco e attuale capogruppo dell’opposizione, in competizione con Nicola Moretti, il sindaco in carica. L’avviso è stato notificato anche all’elettore Elio Visone, accusato di aver accettato una piccola somma in cambio di due voti.
Le indagini
L’avviso di conclusione delle indagini è stato firmato dal pubblico ministero Teresa Venezia. Le accuse rivolte ai due indagati, riportate in sette pagine di avviso, spaziano dalla corruzione elettorale alla diffamazione, quest’ultima contestata esclusivamente a Visone Elio. Secondo l’ipotesi accusatoria, Visone avrebbe registrato senza il consenso di Antonio D’Urso una conversazione tra i due, dalla quale emergerebbe un accordo corruttivo elettorale. Successivamente, avrebbe inviato tramite WhatsApp un’altra registrazione audio-video in cui si scusava con D’Urso, affermando di essere stato spinto a registrare la conversazione da Nicola Moretti e Aurelio Petrone, rispettivamente candidato sindaco e consigliere.
Queste sono le affermazioni considerate diffamatorie nei confronti di Nicola Moretti e Aurelio Petrone, pronunciate da Elio Visone in una registrazione audio video di 54 secondi: «Antonello, ti chiedo scusa umilmente per quanto accaduto in macchina, ma stavamo solo scherzando e non era mia intenzione far ascoltare questa registrazione; purtroppo è stata inviata per errore a Nicola Moretti e Aurelio Petrone». L’elettore sotto indagine prosegue e aggiunge: «Tuttavia, non dovresti fare queste cose; sono stati altri, come Aurelio Petrone e Nicola Moretti, a dirmi “fai la registrazione”. Io non volevo farla e nemmeno la persona che era con me lo desiderava». Un’altra persona coinvolta nella vicenda è Michele, che si trovava in auto con Elio Visone e Antonio D’Urso, ma al momento non è stata identificata dagli inquirenti.
La questione legale ebbe inizio da un’audio registrata da Elio Visone, mentre conversava con Michele e il candidato sindaco Antonio D’Urso all’interno della sua auto. Secondo l’accusa, Antonio D’Urso avrebbe offerto 75 euro ai due in cambio della promessa di voti. La registrazione della presunta trattativa illecita giunse rapidamente al telefono di Nicola Moretti, candidato sindaco della lista “Per la nostra Solofra”. Dopo aver riconosciuto la voce del suo avversario politico, si recò al comando dei carabinieri per denunciare Antonio D’Urso, candidato sindaco della lista “Solofra Libera”.
L’audio
Nell’audio contestato, il candidato sindaco Antonio D’Urso, secondo le indagini condotte dai carabinieri, avrebbe richiesto voti in cambio di denaro. Dopo la comunicazione della conclusione delle indagini, i due indagati, assistiti dagli avvocati Raffaele Tecce, Felice Missano e Gerardo Santamaria, hanno venti giorni per presentare memorie difensive o richiedere di essere interrogati per chiarire la loro posizione. Il 17 e 18 settembre 2023 si è tornati alle urne in due sole sezioni, a seguito dell’accoglimento parziale del ricorso presentato da Antonio D’Urso al Tar.