Cosa significa il modo di dire avere sulla testa la spada di Damocle? L’espressione deriva da una storia molto antica il cui autore, probabilmente, fu Timeo Tauromenio.
Cosa significa il modo di dire avere sulla testa la spada di Damocle?
Questa è un’espressione molto usata in italiano per indicare un pericolo imminente, qualcosa di negativo che può accadere da un momento all’altro.
La locuzione si è diffusa a partire dal diciannovesimo secolo,ma deriva da una storia molto antica il cui autore, probabilmente, fu Timeo Tauromenio che parla della “spada di Damocle” nella ”Storia di Sicilia“. L’episodio venne poi tramandato da Cicerone nelle sue “Tusculanae Disputationes”.
L’origine mitologia del modo di dire
Secondo la storia, Damocle era un cortigiano alla corte di Dionisio I, tiranno di Siracusa nella Sicilia del IV secolo a.C. Il giovane era molto invidioso della vita del re e passava le sue giornate desiderando di vivere nel lusso e nella ricchezza, proprio come il sovrano.
Dionisio allora decise di offrirgli uno scambio di ruoli per un giorno: lo invitò al banchetto e gli permise di sedersi sul suo trono. Alla fine della cena, Damocle alzò gli occhi verso il tetto e si rese conto che c’era una spada appesa proprio sopra la sua testa, sostenuta solamente da un crine di cavallo.
Questo bastò per rovinargli la cena e farlo scappare dal trono impaurito, chiedendo al re di poter tornare al suo posto di cortigiano. Dionisio aveva posizionato la spada sulla testa di Damocle per fargli comprendere che la vita di un uomo ricco e potente come lui non era così facile come credeva ma, al contrario, piena di pericoli e insidie.
Per questo motivo si usa l’espressione “avere una spada di Damocle sulla testa” quando ci si riferisce ad una minaccia incombente che può accadere all’improvviso. Un’eccellente metafora, dunque, per esprimere il prezzo che gli uomini di potere devono pagare per le loro ricchezze.
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