Per anni si è finto avvocato a Torino, frequentando le aule di tribunale come penalista e ora ci finisce come imputato. L’uomo si trova in Francia e quindi l’udienza viene rinviata a causa della pandemia “per contenere gli spostamenti”. Le accuse sono truffa ed esercizio abusivo della professione forense.
Per anni si finge avvocato e ora è indagato per truffa
Il “finto” avvocato si chiama Vincenzo Vittorio Zagami ed ha 55 anni. L’uomo è già conosciuto in diverse Procure italiane che stanno indagando o hanno indagato su di lui. Il suo nome compare sui giornali ormai da decenni, come dichiarato da il Corriere.it.
La nuova vicenda giudiziale di Zagami ha luogo a Torino dove avrebbe assistito – senza averne titolo – una signora accusata di maltrattamenti e violenza sessuale ai danni della figlia minore. Una vicenda delicata, che vedeva protagonista anche il compagno della donna.
La vicenda
L’avvocato – tra il 2015 e il 2016 – la difende durante le indagini preliminari e l’incidente probatorio, poi a dibattimento. Durante la celebrazione del processo, però, arriva una comunicazione dall’Ordine degli Avvocati di Roma che spiazza tutti: il legale, anzi “l’abogado” (ha preso l’abilitazione alla professione in Spagna), è stato cancellato dalle liste degli avvocati stranieri perché l’auto-dichiarazione da lui sottoscritta in cui ha affermato di non avere precedenti penali, è risultata falsa.
Un procedimento da rifare
Tutto il procedimento giudiziario della signora accusata di abusi sulla figlia minore, è dovuto ricominciare daccapo: ogni atto, compreso l’incidente probatorio in cui l’accusa aveva raccolto le sue prove, è risultato nullo. E da qui è partito il nuovo procedimento penale contro Zagami, accusato di truffa ai danni della giovane mamma ed esercizio abusivo della professione forense.
Stando alle indagini, Zagami avrebbe raggirato la donna spacciandosi per avvocato e si sarebbe fatto pagare diverse parcelle per le sue prestazioni: circa 1.200 euro, ai quali va aggiunta una macchina lavapavimenti del valore di 650 euro.
Udienza rinviata dalla pandemia
Il 19 novembre Zagami avrebbe dovuto presentarsi davanti al Gip Luca Fidelio per l’udienza preliminare, ma attraverso il suo legale, Stefano Tizzani, ha fatto pervenire una memoria con la quale dichiara di vivere in Francia e di non potersi mettere in viaggio a causa della pandemia dovuta all’emergenza Covid. Una giustificazione che nei fatti non rappresenta un vero legittimo impedimento.
Il giudice, però, ha comunque ritenuto opportuno rinviare l’udienza al prossimo 11 febbraio in base al principio di «contenere gli spostamenti» proprio per evitare il propagarsi del virus. Nel frattempo, la prescrizione è stata sospesa.
Il curriculum di Zagami
Zagami non solo ha collezionato svariate denunce come “falso” avvocato, ma si è anche spacciato per il dottor Favaro, il supertestimone della vicenda Telekom Serbia, e poi più recentemente, come difensore di uno dei tre indagati nell’inchiesta che aveva coinvolto il padre di Renzi.
Zagami alias “mister x”
Come spiega La Repubblica, nel 2002 Zagami è finito in prima pagina: è lui il falso “mister x“, l’uomo che si è spacciato per agente del Sisde con la commissione parlamentare d’inchiesta sull’affare Telekom Serbia.
È stato lui a chiamare la redazione di Repubblica e a spiegare: “Mi chiamo Vincenzo Zagami, telefono dalla cella del carcere francese in cui sono detenuto, ho partecipato al trasporto aereo dei 1.420 miliardi che Telecom Italia pagò per acquistare Telekom Serbia.
Ho lavorato 13 anni per il Sisde e proprio come agente del servizio segreto sono stato incaricato, insieme ad un mio collega, di scortare i sacchi di juta che contenevano quel denaro. Il 27 agosto 1998 ho quindi riportato in Italia parte di quel denaro.
Una quarantina di miliardi che ho consegnato ad un onorevole della maggioranza di centrodestra all’aeroporto di Ronchi dei legionari (Trieste). Sono in grado di documentare quel che dico e in pochi giorni, se la storia interessa, sarò in grado di farvi avere i documenti. Se dovete richiamarmi su questo cellulare, fatelo dopo le 19.30, perché a quell’ora la ronda è passata”.
Un’inchiesta poi ha svelato la sua identità: “detenuto nel carcere francese di Aix-en-Provence, in attesa di estradizione in Italia dove deve scontare 10 anni di carcere, saldo di 14 condanne passate in giudicato per truffa, esercizio abusivo della professione forense, falso, calunnia”.
La vicenda che ha visto coinvolto il padre di Matteo Renzi
Di recente, nel 2014, Zagami è comparso come avvocato di uno dei tre indagati dalla Procura di Alessandria nell’inchiesta che vedeva coinvolto Tiziano Renzi (poi archiviato), per il fallimento della Chil Post, società di distribuzione di giornali.
A chi l’accusa di essere un “falso” avvocato Zagami replica mandando ai giornali le carte dei suoi studi giuridici all’università di Bari, e l’abilitazione in Spagna e in Francia. Ora, però, Zagami dovrà convincere i giudici.