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Azoto liquido: come e perché si usa

Azoto liquido: come e perché si usa

Chi almeno una volta non avrà sentito parlare di azoto liquido.

Utilizzato in vari settori come quello chimico, farmaceutico, agroalimentare e medico, è indispensabile in tutti quei processi che necessitano di ottenere temperature molto basse.

Si tratta di un gas presente in natura in quantità molto elevate, forse è anche per questo motivo che viene usato con frequenza, non è tossico e permette raffreddamento, così come refrigerazione e surgelazione, in base alle necessità del settore in cui viene impiegato.

Per la sua capacità di raffreddarsi e raggiungere temperature davvero basse (tra i -210° C e i -195° C), l’azoto liquido richiede grande attenzione e precauzioni per chi lo lavora, in particolare quella di indossare adeguate attrezzature di sicurezza in modo da evitare ustioni da freddo che può causare. Altra regola è quella di impiegarlo in aree ben ventilate per evitare possibili casi di asfissia dovuta alla ridotta quantità di ossigeno che può crearsi quando grandi quantità di azoto vengono aggiunte all’aria in luoghi chiusi. 

In questo articolo si analizza meglio cos’è l’azoto liquido e i numerosi settori in cui si utilizza

Dove si usa?

La sua maggiore funzione è quella di refrigerare e surgelare. Ed è per questo che l’azoto liquido viene impiegato in numerosi settori dell’industria, da quello chimico a quello agroalimentare, ognuno dei quali lo utilizza in base alle esigenze del caso.

Ecco dove si usa l’azoto liquido e perché:

  • Industria alimentare. Viene utilizzato ampiamente nei processi criogenici per la conservazione dei cibi che così mantengono le loro qualità organolettiche e nutritive. Serve, quindi, per raffreddare e surgelare tutti i tipi di alimenti, in particolare frutta e verdura e piatti di pesce.
  • Biologia. In questo settore è utile in particolare per la crioconservazione di campioni biologi.
  • Informatica. Si usa come refrigerante in alcuni sistemi di raffreddamento dei computer.
  • Industria siderurgica e metallurgica. Qui l’azoto si impiega per raffreddare le scorie, per la tempra criogenica e in alcune particolari tecniche di estrusione.
  • Industria chimica. In questo settore si utilizza nei casi in cui si richiede un attento controllo della temperatura, quindi il suo impiego si ha per il raffreddamento del reattore. 

L’azoto liquido in dermatologia   

Anche quello della dermatologia è un settore che ha deciso di sfruttare tutte le potenzialità benefiche dell’azoto liquido. Nello specifico la medicina lo impiega ormai da tempo per la cura di numerose patologie a livello cutaneo come verruche, couperose e cheratosi di vario tipo.

La tecnica che viene utilizzata è sempre quella della crioterapia, quindi, l’elemento viene applicato sulla pelle a una temperatura molto bassa tramite un apposito strumento andando a mirare esclusivamente sulla parte interessata per un tempo breve.

Le tecniche possono essere tre:

  • Crioterapia a spruzzo. Si impiega uno spray mirando sulla parte da trattare. Utile per lesioni cutanee localizzate.
  • Crioterapia a bastoncino. Lo stick (o bastoncino) imbevuto di azoto liquido si posiziona direttamente sulla parte interessata.   
  • Crioterapia a sonda. Lo strumento viene impregnato di azoto liquido ed è così che si applica sulla lesione.   
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