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Baby Reindeer: Stephen King paragona la serie al suo romanzo Misery

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Sembra che la serie di Richard Gadd, Baby Reindeer, abbia ricevuto gli elogi da parte di Stephen King il quale la paragona al suo romanzo Misery. Lo scrittore statunitense l’ha infatti definita come una delle cose migliori che abbia mai visto. Ecco cosa ha detto.

Baby Reindeer: Stephen King la paragona al suo romanzo Misery

Stephen King raramente si espone per dire la sua a proposito di un prodotto televisivo, ma quando lo fa riesce sempre ad attirare l’attenzione. Di recente, però, lo ha fatto con Baby Reindeer, una delle serie più viste su Netflix nelle ultime settimane. Lo scrittore statunitense infatti ha definito lo show “una delle cose migliori” che abbia mai visto.

Ma non solo. L’ha anche paragonato a Misery, suo famoso romanzo diventato anche un film nel 1990. Ha poi affermato che Misery, in confronto a Baby Reindeer, sembra un cartone animato per bambini“. In un articolo pubblicato sul quotidiano britannico Times, King ha raccontato di aver visto Baby Reindeer dopo che un amico gli aveva consigliato la serie.

Come 13,3 milioni di altri abbonati Netflix, l’ho vista e mi sono ritrovato risucchiato, incapace di distogliere lo sguardo. Il mio primo pensiero è stato ringraziare Dio che il mio romanzo fosse arrivato prima, altrimenti la gente avrebbe pensato che avessi rubato l’idea a Richard Gadd.

Baby Reindeer e Misery a confronto

Baby Reindeer racconta la storia di Donny Dunn, un comico in difficoltà che prova compassione per una donna sola, Martha, che arriva nel bar dove lavora e le offre una tazza di té. Questo breve incontro, però, mette in moto una lunga catena di eventi e situazioni pericolose quando Donny scopre che Martha è una stalker seriale con un passato violento. Misery racconta invece la storia del romanziere Paul Sheldon e della sua squilibrata fan numero uno Annie Wilkes. La differenza è che in Misery Paul viene trascinato nel mondo di Annie dopo aver subito un incidente d’auto che lo ha lasciato fisicamente incapace di scappare. In Baby Reindeer, invece, è Donny stesso a far entrare involontariamente Martha nella sua vita interagendo con lei e non riuscendo, quasi, a farne a meno a un certo punto.

La differenza tra Paul Sheldon e Donny Dunn è in una certa misura fisica perché Sheldon è rimasto gravemente ferito in un incidente d’auto. Non dà ad Annie una tazza di tè – in effetti probabilmente le darebbe solo uno sguardo fugace se si presentasse per una fila per gli autografi. Donny, d’altro canto, invita il diavolo a entrare, anche se inconsapevolmente.

King ha aggiunto che in Misery uno Sheldon costretto a letto “arriva con riluttanza alla conclusione che Annie ha ragione riguardo al suo nuovo romanzo“, che secondo lei “non è molto bello, e probabilmente ha ragione. In ogni caso, lo brucia. Lei è quella che agisce; Paul Sheldon è l’osservatore indifeso“.

In Baby Reindeer Donny finalmente entra in azione, facendo cadere a terra la sua triste valigia di oggetti di scena e diventando onesto – in modo brutale – con il suo pubblico.

King, infine, si è detto particolarmente colpito dalla scena in cui Donny parla al pubblico dei suoi problemi con Martha e degli abusi sessuali subiti per mano di un produttore televisivo di successo. “La lotta tra il disprezzo di sé di Donny e la sua autostima in questo monologo rende il sesto episodio di Baby Reindeer una delle cose migliori che abbia mai visto in televisione (o nei film, del resto)“.

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