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Badante confessa quattro omicidi in Campania: “Ho paura di continuare, fermatemi”

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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Mario Eutizia, un 48enne di Napoli, si è presentato in Questura confessando di aver ucciso quattro anziani tra il 2014 e il 2024 mentre lavorava come badante. Secondo la sua confessione, Eutizia somministrava farmaci antitumorali alle vittime, causandone la morte. I delitti sono avvenuti a Latina, Casoria e Napoli. Eutizia, visibilmente angosciato, ha chiesto di essere fermato per evitare di continuare a uccidere. È stato arrestato e trasferito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, con l’indagine condotta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.

Confessa quattro omicidi: badante in Campania si costituisce in Questura e chiede di essere fermato

Un caso che ha lasciato sgomenti gli investigatori e la comunità. Mario Eutizia, 48 anni, originario di Napoli, si è presentato ieri in Questura a Caserta e ha confessato di essere l’autore di quattro omicidi commessi tra il 2014 e il 2024. L’uomo, che lavorava come badante, ha ammesso di aver ucciso gli anziani di cui si prendeva cura somministrando loro farmaci antitumorali, nonostante questi non avessero bisogno di tali cure.

Secondo quanto riferito dal pubblico ministero Annalisa Imparato della Procura di Santa Maria Capua Vetere, Eutizia ha spiegato nel dettaglio come avvenivano gli omicidi. Il primo risale al 2014 a Latina, seguito da un altro nel 2023 a Casoria e l’ultimo a marzo 2024 nel quartiere Maddalena di Napoli. Tutti gli omicidi avrebbero seguito lo stesso macabro schema: il 48enne somministrava dosi letali di farmaci alle vittime, conducendole lentamente alla morte.

Eutizia si è detto terrorizzato dalle sue stesse azioni e ha chiesto espressamente di essere fermato, temendo di non riuscire a controllarsi. “Qualcuno mi fermi, ho paura di andare avanti”, avrebbe dichiarato durante la confessione.

Gli investigatori stanno ora verificando la veridicità delle sue dichiarazioni, riesaminando i casi indicati per individuare eventuali conferme attraverso autopsie e perizie mediche. Nel frattempo, il 48enne è stato immediatamente trasferito al carcere Uccella di Santa Maria Capua Vetere, mentre proseguono le indagini per stabilire il movente di questi crimini e capire se ci siano altre vittime coinvolte.

L’arresto di Eutizia ha sollevato domande inquietanti sulla supervisione e controllo dei badanti e ha messo in allarme le famiglie che affidano i loro cari a persone esterne per l’assistenza. Il caso è destinato a far discutere e a riaccendere il dibattito sulle verifiche necessarie per chi svolge questa delicata professione.

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