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Bagnino si tuffa in acqua e salva una turista che rischia di annegare, ma viene multato: deve pagare 1.032 euro

Bagnino

immagine di repertorio

Assistente ai bagnanti salva una donna ma dopo due settimane viene sanzionato con una multa di 1.032 euro. È il verbale di accertamento comminato dai militari della Capitaneria di Porto di Cavallino-Treporti a Saverio Amato, 44 anni, veterano dei bagnini di salvataggio in servizio sulla spiaggia di Cavallino.

Bagnino si tuffa in acqua e salva una turista ma viene multato

Un bagnino ha salvato una donna, ma dopo due settimane ha ricevuto una multa di 1.032 euro. È quanto riportato nel verbale di accertamento emesso dai militari della Capitaneria di Porto di Cavallino-Treporti nei confronti di Saverio Amato, 44 anni, un esperto bagnino di salvataggio attivo sulla spiaggia di Cavallino. Questo stesso bagnino nel 2021 aveva già ricevuto una lettera di encomio per un salvataggio effettuato sulla spiaggia.

Si tratta dell’ennesimo capitolo della controversia tra i bagnini di salvataggio della prima spiaggia d’Italia e la Capitaneria di Porto. Durante il picco dell’estate, i bagnini avevano minacciato di incrociare le braccia e di organizzare uno sciopero clamoroso per Ferragosto, contestando la gravità delle multe ricevute. Tuttavia, in quel periodo, per senso di responsabilità, avevano deciso di rinunciare all’azzeramento delle proprie attività. Ora, però, si stanno preparando a fare ricorso contro la sanzione.

La multa, in particolare, è stata inflitta per la violazione di una norma contenuta nell’ordinanza di sicurezza balneare, che impone di segnalare immediatamente all’ufficio marittimo una situazione di grave pericolo per la vita umana in mare. Questo caso si riferisce al salvataggio avvenuto il 3 settembre scorso sulla spiaggia di Ca’ Savio, dove una turista straniera di 70 anni aveva accusato un malore in mare ed è stata soccorsa dai bagnini, che l’hanno riportata a riva, contribuendo a salvarle la vita e supportando anche le operazioni dei sanitari.

La contestazioni del bagnino

Secondo il verbale, la mancata comunicazione avrebbe tuttavia impedito l’espletamento dei compiti istituzionali della Capitaneria di Porto, che è stata informata successivamente dal personale del 118. Nella sua difesa, il bagnino di salvataggio ha riportato che, insieme ai suoi colleghi, “ha valutato la situazione di emergenza, contattando il 118, il quale ha successivamente deciso di attivare l’elisoccorso e la Capitaneria di Porto secondo le proprie procedure di gestione delle emergenze”.

Inoltre, ha sottolineato “di offrire sempre la massima collaborazione alla Guardia Costiera, segnalando ogni condizione di pericolo per la vita umana in mare o di inquinamento ambientale, con assoluta tempestività non appena si verifica l’evento. In questo caso, non si è trattato di inquinamento ambientale né di un pericolo per la vita umana in mare, poiché l’infortunato è stato trasportato sulla spiaggia dagli assistenti ai bagnanti ed erano già cominciate le manovre di soccorso a terra”.

Le dichiarazione del datore di lavoro

A schierarsi a favore del bagnino è anche il suo datore di lavoro, William Dalla Francesca della Vela srl, preoccupato per le possibili ripercussioni future: “Per i nostri ragazzi, una multa di mille euro equivale a compromettere un’intera stagione – osserva – e poiché il settore turistico offre diverse altre opportunità lavorative, altrettanto lucrative ma con minor valore sociale e senza il rischio di sanzioni così elevate, è probabile che l’anno prossimo si terranno alla larga dall’impiego estivo sotto il sole, sopra una torretta, a vigilare sui bagnanti.”

“Possiamo già iniziare a prepararci a un sostanziale ridimensionamento dell’offerta turistica, dato che mancheranno già da subito le prime linee di difesa: i bagnini di salvataggio”. Anche Assocamping, l’associazione che rappresenta i campeggi di Cavallino-Treporti, si schiera dalla parte dei bagnini: “Un bagnino che mette in salvo una vita dovrebbe essere premiato, non multato – afferma il presidente Francesco Berton – valuteremo come dimostrare in modo concreto la nostra solidarietà a questa categoria”.

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