Almanacco

Il 5 novembre del 2002 nasce Ballarò, celeberrimo talk show televisivo andato in onda su RAi3 fino al 2016

Ballarò è un talk show politico televisivo, nato il 5 novembre 2002, condotto da Giovanni Floris che va in onda su RAI3 il martedì alle 21:00 ed è stato replicato su Rai Sat Extra il martedì alle 23:30 ed il mercoledì alle ore 21 fino al 2010.

5 novembre 2002: va in onda la prima edizione di Ballarò

In data 5 novembre 2002, alle 20:50, su RAI3 debutta un nuovo talk show dedicato alla politica: si chiama Ballarò e lo conduce un giovane e sconosciuto giornalista, Giovanni Floris, che torna negli studi Rai di Roma dopo una lunga esperienza da inviato negli Stati Uniti d’America.

I dettagli

Lo studio è scarnamente arredato e diviso in due piccole gradinate per il pubblico, poste alle spalle di due file di poltrone in cui si accomodano gli ospiti. Al centro un piccolo spazio in cui caracolla da un lato all’altro il presentatore, supportato da un grande schermo dove scorrono servizi, dati e sondaggi. Il ritmo è incalzante e all’ospite di turno, specie se politico, non viene dato molto tempo per rispondere alle domande e dilungarsi in spot elettorali.


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Il sojndaggista Nando Pagnoncelli, uno degli ospiti fissi del programma.

Stando a quanto riporta “Mondi”, i primi ospiti sono: Alessandro Barberis (direttore generale della FIAT), Maurizio Sacconi (sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), Rocco Buttiglione (Ministro per il Coordinamento delle Politiche dell’Unione Europea), Piero Fassino (segretario dei Democratici di Sinistra), Claudio Sabattini (segretario generale della FIOM) e Tito Boeri (docente universitario ed economista). Chiusura affidata ai sondaggi IPSOS, rappresentata dal suo amministratore delegato Nando Pagnoncelli.

Gli inizi

La prima puntata, dedicata alla crisi dell’industria automobilistica, viene seguita da un milione e mezzo di persone. Un risultato positivo che in prossimità del Natale subirà un’accelerazione inattesa, triplicando lo share dell’esordio. Da qui inizierà il successo della trasmissione promossa dal direttore di rete Paolo Ruffini e ideata da Floris e Annamaria Catricalà, destinata a diventare il talk show politico più seguito della televisione italiana.


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Come sottolineerà più volte il conduttore, il segreto è nella semplicità della scenografia che dà risalto ai contenuti: niente luci particolari e le poltrone degli ospiti sono fatte di materiali riciclati, molto meno comode di quelle utilizzate tradizionalmente nei talk. Dal 2004 si rivelerà vincente la scelta di far aprire il programma con una copertina realizzata da un comico popolare: inizierà Paolo Hendel, seguito da Gene Gnocchi e Fabio De Luigi fino a Maurizio Crozza, che rimarrà per diversi anni.

Curiosità e cambio conduttore

Due gli aspetti identitari del programma che lo rendono subito familiare agli italiani: il titolo, Ballarò, che riprende l’omonimo e celebre mercato di Palermo, traducendo l’immagine di un luogo aperto dove si scambiano idee; la sigla, affidata al brano Jeux d’enfance, legato al famoso spettacolo del Cirque du Soleil.


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Massimo Giannini, secondo conduttore del programma.

Dall’autunno del 2014, conseguentemente al passaggio di Floris a La7, la conduzione del programma sarà affidata a Massimo Giannini, ex vicedirettore del quotidiano la Repubblica.

La “fine dei giochi”


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L’ultima puntata del programma è stata trasmessa martedì 5 luglio 2016, dopodiché il programma è stato tolto definitivamente dal palinsesto televisivo («Anche noi alla fine siamo stati rottamati» ha detto Massimo Giannini alla fine dell’ultima puntata) e non sarà più trasmesso. Viene sostituito da Politics – Tutto è politica, andato in onda dal 6 settembre al 13 dicembre 2016 e condotto da Gianluca Semprini.