Cronaca

Bambina di 23 mesi ingoia una pila a bottone a Firenze, i medici lanciano un appello ai genitori: “Oggetti estremamente pericolosi”

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Una bambina di 23 mesi ha ingerito una pila a bottone: ricoverata a Firenze. I medici lanciano un appello ai genitori: “Si tratta di oggetti estremamente pericolosi”. In Toscana si registra il quarto caso negli ultimi due mesi di un bambino che ingoia una pila a bottone e necessita di cure ospedaliere. Fortunatamente, la piccola sta bene, ma i medici del Meyer di Firenze avvertono: “Incidenti di questo tipo stanno diventando sempre più comuni. È fondamentale prestare la massima attenzione”.

Bambina di 23 mesi ingoia una pila a bottone: ricoverata a Firenze

Un’altra bambina è stata ricoverata in ospedale dopo aver ingerito una pila a bottone. Siamo in Toscana e questo è il quarto caso simile registrato in soli due mesi. Una situazione preoccupante che ha spinto i medici a lanciare un appello ai genitori, esortandoli a prestare maggiore attenzione.

La protagonista di questo episodio è una bimba di 23 mesi, che fortunatamente ora sta bene. Martedì scorso, la piccola è stata portata all’ospedale pediatrico Meyer dopo aver ingoiato una pila. Gli accertamenti clinici hanno rivelato che l’oggetto era giunto fino allo stomaco, una posizione considerata non pericolosa. La bambina è riuscita a espellere naturalmente la pila e ha potuto tornare a casa dopo due giorni dall’incidente.

L’episodio analogo

Solo una settimana fa, un’altra bambina di un anno, che aveva ingerito una batteria a bottone, è stata salvata grazie alla collaborazione tra i medici dell’AOU Meyer Irccs e dell’Ospedale del cuore di Massa. Dopo un intervento chirurgico complesso e un ricovero nella terapia intensiva dell’Ospedale del cuore di Massa, la piccola è riuscita a superare la situazione. Un altro bambino era stato salvato lo scorso novembre, mentre per un altro caso, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.

A seguito di questo recente incidente, i medici dell’ospedale pediatrico hanno deciso di avvisare le famiglie riguardo ai pericoli delle batterie, sottolineando che se rimangono bloccate nell’esofago possono causare tre tipi di danni: elettrici, meccanici e chimici. I medici spiegano che, in uno spazio così ristretto come l’esofago, l’anodo e il catodo della batteria si attivano rapidamente, causando gravi lesioni alle mucose delle pareti e provocando ulcerazioni anche molto estese. Inoltre, c’è il rischio di fuoriuscita di acido, con conseguenze potenzialmente più gravi. “Incidenti di questo genere stanno diventando sempre più comuni. Fate attenzione: le batterie ingerite rappresentano un pericolo enorme per i bambini”, avvertono i medici.

Firenze