Ancora nessuna traccia di Kata, la bambina di 5 anni scomparsa a Firenze: nelle ultime ore però sembrerebbe essere apparso un messaggio su Facebook con alcune indicazioni di dove possa trovarsi. Ma ci sarebbe chi ancora crede sia all’interno della struttura da dove sempra essere sparita nel nulla. Cosa sappiamo della vicenda.
Bambina scomparsa a Firenze, il messaggio Facebook: “Siamo in Germania”
Non c’è ancora nessuna traccia della bambina di 5 anni di origine peruviana scomparsa a Firenze lo scorso 10 giugno, quasi una settima. L’ipotesi al momento è quella che la piccola sia stata rapina per un regolamento di conti tra bande. L’ultimo sopralluogo nell’ex hotel Astor dove la piccola è stata vista per l’ultima volta, ha portato al sequestro di alcuni effetti personali della piccola.
Il sequestro
Gli inquirenti hanno perquisito ancora l’abitazione e posto sotto sequestro alcuni effetti personali della bambina scomparsa. Tra questi lo spazzolino da denti. L’obiettivo è quello di ricavare il suo dna, per finalità collegate alle indagini in corso.
Genitori e zio trasferiti
Intanto i genitori di Kataleya Mia Alvarez Chicllo hanno lasciato l’hotel dove abitavano e sono stati riallocati in una struttura di accoglienza a cura di servizi sociali. Lo fanno sapere fonti vicine agli inquirenti. Nella stessa struttura è stata trasferita anche la famiglia dello zio della piccola. La decisione di trasferire padre e madre in una casa famiglia è stata presa dopo l’interrogatorio di giovedì.
La frase: «Sono con lei in Germania
In queste ore però è apparso un messaggio su Facebook da un utente che ha commentato la diretta video della manifestazione in corso giovedì a Firenze per la liberazione della piccola: “Sono con lei ora in Germania. Se hai bisogno scrivimi in privato”. A darne notizie una portavoce della comunità peruviana che stava filmando l’iniziativa. Il commento è poi stato cancellato.
L’avvocata rinuncia all’incarico
L’avvocato difensore ha rinunciato all’incarico: “Le reiterate interferenze esterne subite nello svolgimento di questo delicatissimo mandato mi hanno suggerito di rinunciare all’incarico professionale tant’è che già nel primo pomeriggio ho invitato la mamma a nominare altro difensore”, ha spiegato Rometta giovedì.
Sentite due donne
I carabinieri sono tornati stamani all’ex hotel Astor a Firenze uscendo poco dopo con due donne che sono state fatte salite su auto dell’Arma. Si tratta di una cittadina di origini romene e di una giovane peruviana: entrambe, da quanto spiegano, devono essere sentite in Procura dagli inquirenti come persone informate sui fatti.