Cronaca

Bambini picchiati e strattonati perché non volevano dormire: titolare di un nido a processo

Bambini picchiati asilo nido sotto processo donna Bergamo
Foto di repertorio

Una donna di 53 anni è attualmente sotto processo a Bergamo per presunti maltrattamenti nei confronti dei bambini di un asilo nido, il Girotondo di Boccaleone, ormai definitivamente chiuso. L’indagine è scaturita dalla denuncia di una madre, la quale ha segnalato comportamenti sospetti. In seguito all’esposto, la Squadra Mobile ha installato delle telecamere all’interno della struttura per monitorare la situazione. Il giorno successivo, due agenti si sono finti genitori e, una volta entrati nel nido, hanno posizionato delle microcamere per raccogliere ulteriori prove.

Bambini picchiati all’asilo nido: sotto processo donna a Bergamo

I filmati ottenuti dalle telecamere hanno mostrato scene inquietanti: in uno di questi video, due bambini di circa un anno, che erano in piedi nei loro lettini e si rifiutavano di dormire, sono stati colpiti dall’imputata. La donna è stata ripresa mentre dava schiaffi ai piccoli, tirava loro le orecchie e i capelli. In un altro episodio, una bambina che continuava a piangere è stata spinta con forza e colpita ripetutamente dalla 53enne. Queste immagini sono state proiettate in Tribunale, sotto gli sguardi angosciati dei genitori dei bambini.

I fatti risalgono a febbraio 2020, poco prima che il lockdown costringesse alla chiusura della struttura. Nonostante le riprese siano durate solo cinque giorni, sono state sufficienti per il pubblico ministero a chiedere il rinvio a giudizio dell’imputata.

Le indagini

Durante il processo, una dipendente dell’asilo ha testimoniato, rivelando che la titolare lasciava spesso i bambini soli nei lettini per ore. Ha inoltre raccontato un episodio particolarmente disturbante: un bambino che non voleva mangiare a tavola è stato minacciato dalla donna, che gli ha detto che un’ambulanza sarebbe venuta a prenderlo. Poco dopo, sentendosi una sirena in lontananza, la titolare ha aperto la finestra, indicando che l’ambulanza era lì per lui, terrorizzando il piccolo, che scoppiò a piangere disperato.

I genitori, inconsapevoli degli abusi, non avevano notato nulla di strano poiché i bambini erano troppo piccoli per raccontare. Tuttavia, molti di loro avevano osservato che i figli piangevano insistentemente quando venivano lasciati al nido. “Mi sento in colpa per non aver capito cosa stava succedendo”, ha dichiarato uno dei padri, riflettendo con amarezza sugli eventi.

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