Cronaca

Imbrattano i bagni di feci, la supplente li sgrida: condannata dopo la denuncia dei genitori

Bambini sporcano il bagno, maestra condannata per avergli sgridati. La docente, in quel momento era nella classe in supplenza

Dopo quattro anni arriva in tribunale la vicenda della scuola di Fornovo di Taro, nel Parmense, dove una maestra è stata denunciata dopo aver sgridato alcuni alunni. L’insegnante, una sessantenne parmigiana, è stata condannata a un mese e 20 giorni di reclusione “semplicemente perché si è comportata come ogni adulto di buon senso avrebbe fatto: dopo che una collaboratrice scolastica si era lamentata che i bagni erano stati imbrattati di feci, la maestra, come suo dovere, ha redarguito i ragazzi che all’epoca frequentavano una quinta di scuola primaria dell’istituto comprensivo di Fornovo Taro dove la poveretta era stata ‘sfortunatamente’ chiamata per qualche ora di supplenza”, racconta il sindacato Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, tramite il suo coordinatore Salvatore Pizzo come riportato da Repubblica.

Parma, maestra denunciata per aver sgridato gli alunni

“Dopo i richiami fatti agli scolari, alcuni genitori, anziché chiedere un appuntamento alla docente e ringraziarla, l’hanno pure denunciata”, ricostruisce il sindacato. La donna è finita a giudizio con l’accusa di abuso di mezzi di correzione. Ha avuto la magra consolazione che anche l’accusa ne chiedesse l’assoluzione “di fronte all’evidente irrilevanza penale della contestazione, non è stato dello stesso avviso il giudice”.

La vicenda

La docente, in quel momento era nella classe in supplenza, sostiene di essersi limitata a richiamare gli alunni all’ordine dopo quanto denunciato dalla bidella circa lo stato dei bagni, minacciando di rivolgersi al dirigente scolastico. Alla notizia dei wc imbrattati si era infatti creata una situazione di trambusto. Alcuni bambini della quinta classe della scuola primaria, invece, raccontarono in lacrime ai genitori di essere stati ricoperti di insulti. E pochi giorni dopo scatta la denuncia ai carabinieri di un paio di famiglie.

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