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Il papà di Nicola: “Non abbiamo dato subito l’allarme perché pensavamo che si fosse addormentato vicino casa”

Torna a parlare Leonardo Tanturli, il padre di Nicola, il bambino scomparso in provincia di Firenze e ritrovato in una scarpata nella mattinata di mercoledì 24 giugno. “Nicola è un bambino forte, abituato a muoversi in campagna. Quando ci ha rivisto mi è sembrato tranquillo, si è spaventato solo quando è salito in ambulanza” ha raccontato l’uomo al Corriere della Sera, apparendo più provato del figlio.

Bambino scomparso a Firenze, parla il padre di Nicola: cosa ha detto Leonardo Tanturli

“È stato un errore, riconosco che abbiamo sbagliato. Certo, eravamo molto preoccupati, ma conosco bene la zona” ha spiegato Leonardo Tanturli in merito alla decisione di allertare i soccorsi solo 9 ore dopo la scomparsa del figlio.  “Io e la mia compagna pensavamo di riuscire a trovarlo presto. Dopo alcune ore, visto che lo chiamavamo e non rispondeva abbiamo pensato che si fosse addormentato vicino a casa, così abbiamo pensato che all’alba si sarebbe svegliato e l’avremmo ritrovato. Purtroppo non è stato così, a quel punto abbiamo chiamato il 112“.

“Nicola non aveva fatto il riposino pomeridiano. Alle 6 del pomeriggio la mia compagna l’ha messo nel nostro letto, senza pannolino con la cerata. Alle 7 e mezza era ancora lì. Poi lei è andata a fare l’orto. Io ero lontano, in un’altra località, a controllare le arnie, sono tornato tardi. Alle 9 di sera abbiamo cenato, eravamo convinti che fosse ancora a letto. A volte fa così e tira fino alla mattina dopo. Alle 10 abbiamo fatto rientrare le capre nel recinto e le abbiamo munte. Abbiamo finito a mezzanotte, siamo andati a letto e solo allora ci siamo accorti che non c’era più”.

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