Cronaca

Bimbo di 7 anni scrive un tema sui maltrattamenti del papà: “fa male a mamma”

Un tema scritto da un bambino di appena 7 anni ha svelato i continui maltrattamenti del papà nei confronti della mamma. “Non mi piace quando fa male alla mamma” le parole scritte dal piccolo in occasione di un’esercitazione a scuola sono ora una prova nel processo in cui il padre è accusato di maltrattamenti in famiglia. A raccontare la vicenda è il Quotidiano di Puglia.

Bambino di 7 anni scrive un tema sui maltrattamenti del papà

Durante l’esercitazione “Penso e scrivo” proposta dalla maestra in una seconda elementare in Puglia, il bambino ha parlato del suo papà scrivendo: “Non mi piace quando fa male alla mamma”. Il quaderno su cui il piccolo ha scritto il tema è ora una prova nel processo contro il padre.

La madre del bambino, costituitasi parte civile, ha mostrato le parole scritte dal figlio ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Brindisi. L’ex marito è accusato di maltrattamenti in famiglia, aggravati dalla presenza del figlio minore. “La gente dice: hai salvato tuo figlio. No, rispondo io. È diverso: è lui che ha salvato me” sono le parole della donna vittima di continue minacce e maltrattamenti.

Maltrattamenti e minacce di morte

Fra gli episodi contestati, tre minacce di morte. L’uomo avrebbe fatto trovare in casa una foto della ex trafitta da un coltello con in mezzo l’anello di fidanzamento. Ed al bambino avrebbe detto di stare preparando una bella sorpresa per sua madre.Infine alla donna le avrebbe riferito di stare giocando con il diavolo, mimando con la mano il gesto del taglio della gola.

La donna, residente in un comune della provincia di Brindisi, ha raccontato la degenerazione del rapporto coniugale e la scelta di andarsene da casa per tutelare il suo bambino. “Ho preso questa decisione nel momento in cui mi sono resa conto che sistematicamente alzasse le mani davanti a nostro figlio. Ho voluto tutelarlo dalla violenza psicologica subita ormai quasi quotidianamente” dice la donna.

La vittima ha raccontato anche dell’episodio riportato nel divieto di avvicinamento emesso dalla giudice per le indagini preliminari, Stefania De Angelis, aggravato poi con gli arresti domiciliari. “Una volta mi afferrò, mi sbattè sul divano, mi saltò addosso e mi mise la mani al collo. Nostro figlio si mise sulle sue spalle e cominciò a urlare e a piangere” ricorda la donna.

Il racconto della donna

La storia dei, continui e ripetuti, maltrattamenti si intreccia anche con una dipendenze dell’uomo dalle sostanze stupefacenti. Cocaina, marijuana ed hashish principalmente. “Non è mio marito, non è possibile, mi sono cominciata a chiedere nell’estate del 2021”, ha raccontato la donna.

“Gran lavoratore, beveva solo caffè e non toccava alcolici. Avevo avuto un problema di salute e lui mi aveva accompagnato a Milano per sottopormi alle cure in un centro specialistico. Poi di colpo cambiò. All’inizio credevo fosse depressione, per questo tornai a casa altrimenti non ci avrei mai messo più piede. Poi scoprii che era diventato cocainomane”, conclude la vittima.


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