L’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama è stato ospite di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa, in onda questa sera su Rai 3. Fazio aveva annunciato l’intervista con un tweet in cui diceva timidamente “È tutto vero: prova di segnale video con… Barack Obama”.
Barack Obama a Che Tempo che fa: “dobbiamo educare i giovani a distinguere il vero dal falso”
È la prima volta che Barak Obama, Premio Nobel per la Pace nel 2009 “per i suoi sforzi straordinari volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli”, rilascia un’intervista alla tv italiana. Obama esordisce in italiano con un classico: “Ciao!“. “Mi fa molto piacere essere qui, vorrei essere lì di persona, ma dobbiamo aspettare che finisca la pandemia“, spiega l’ex presidente.
Parlando del suo libro “La terra promessa“, Obama ha spiegato che “il mio scopo era aprire il sipario, mostrare alla gente che anche noi abbiamo dubbi, facciamo errori. Ai giovani voglio dimostare che si può fare politica mantenendo la propria integrità. Però alla fine bisogna trovarsi sempre di fronte alle difficoltà e gestirle. La politica è imperfetta come tutte le cose che fanno gli esseri umani. Si può farla però senza creare divisioni, spero possa essere una guida per i giovani che intendono fare questa carriera“.
“Voglio incontrarla personalmente” — @BarackObama
“La aspetto, sarebbe un onore!” — @fabfazioGrazie Presidente @BarackObama ♥️ #CTCF #BarackObama pic.twitter.com/kwVaf6jfPh
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) February 7, 2021
Democrazia e informazione
Parlando di democrazia e informazione, Obama dice: “Viviamo in un’era in cui siamo annegati dalle informazioni e non abbiamo visto mai come oggi contestare la realtà. Alcuni informano in modo distruttivo per la democrazia, non sono solo i social media. La gente è incerta e cerca risposte troppo facili per spiegarsi situazioni che li confondono. I demagoghi, i movimenti violenti possono guadagnare terreno.”
“La democrazia deve portarci alla logica e alla ragione. Possiamo non essere d’accordo su politica fiscale e economica, ma questo non deve portare a demonizarci a vicenda. Così la democrazia non funziona. Sempre più persone cominciano a credere che gli altri siano “cattivi”, in queste circostanze non è possibile avere un dibattito democratico. Dobbiamo gestire meglio i social media e educare meglio i nostri giovani“.
“I miei genitori, i miei nonni me l’hanno sempre detto: volevano che io potessi dare il mio contributo alla società. È stato solo quando ero all’università che mi sono sensibilizzato sulle problematiche sociali”@BarackObama ed il suo libro “A Promise Land” a #CTCF #Obama pic.twitter.com/ztd5TMHkX0
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) February 7, 2021
La Casa Bianca vista dagli occhi di Obama
“Essere il presidente è un privilegio, ma talvolta si ha un’idea falsa. La spesa ce la paghiamo noi. La casa è bellissima, ma noi avevamo una somma entro la quale dovevamo stare. Negli Stati Uniti devi traslocare in questo ambiente strano, come un albergo a cinque stelle. Hai dei privilegi incredibili, ma d’altro canto il senso di isolamento è una cosa a cui non mi sono mai abituato. Sognavo di camminare in una strada normale, bere un caffè al bar.”
“Questo sogno ricorrente mi ha fatto capire che non era un modo naturale di vivere. Ci hanno trattato davvero bene, metà del personale era afro-americano. Ma al senso di isolamento non ti ci abitui. Michelle ha voluto cambiare l’arredamento delle stanze delle bambine, non voleva che sentissero di vivere in un museo“.
“Non sognavo di diventare presidente”
“Non ho mai avuto il sogno di diventare presidente. Io volevo essere un bravo ragazzo, i miei volevano che potessi dare un contributo alla società, avere un lavoro, pagare l’affitto. All’università mi sono sensibilizzato su alcune tematiche. Questo mi ha portato ad abbracciare la vita pubblica e ho pensato di essere abbastanza bravo per prendere la parola di gruppi più grandi della società“.
L’assalto a Capitol Hill, una ferita insanabile
“Non potremo mai cancellare quelle immagini. Dobbiamo ricordare che la democrazia non è un dono che viene dal cielo, ogni giorno dobbiamo lottare per non perderla. In ogni paese europeo si vede quello che è successo a Capitol Hill, c’è una gara in tutto il mondo fra chi crede nella democrazia e chi crede nella tensione. Dobbiamo darci da fare di più e credere nei nostri principi“.