Cronaca

Barca a vela si ribalta sul Lago Maggiore, cosa è successo

Barca a vela si ribalta sul Lago Maggiore, sono quattro i morti: ma cosa è successo? Secondo le prime informazioni, l’incidente è avvenuto a causa del maltempo. Le vittime, come tutte le persone a bordo, erano turisti.

Barca si ribalta sul Lago Maggiore: cosa è successo

Una barca a vela di 16 metri, nella serata di ieri domenica 28 maggio, stava navigando quando si è ribaltata a Lisanza. Il tragico incidente avvenuto sul Lago Maggiore, causato da un evento atmosferico avverso e probabilmente da una tromba d’aria, solleva interrogativi sulla dinamica dell’incidente e su eventuali errori che verranno indagati dalla Procura di Busto Arsizio. Purtroppo, il bilancio delle vittime ammonta a quattro persone. Il corpo della quarta persona dispersa nell’incidente, avvenuto nella zona di Sesto Calende (Varese), è stato recuperato poco prima delle 8 del mattino. I sommozzatori sono riusciti a recuperarlo a una profondità di 16 metri, non lontano dal relitto.

Una delle prime ipotesi riguarda la decisione del conducente dell’imbarcazione di non rientrare a riva considerando le condizioni meteorologiche avverse. Si dovrà chiarire se il conducente e il suo compagno di viaggio erano a conoscenza di eventuali segnali di allarme sulle condizioni meteorologiche o se, forse a causa della pressione da parte dei passeggeri, hanno deciso di continuare il viaggio per non interrompere la festa.

La Procura di Busto Arsizio svolgerà un’indagine per fare luce su tali questioni, al fine di comprendere le responsabilità legate a questa tragedia. Nel frattempo, è importante ricordare che l’evento è stato causato da una combinazione di fattori atmosferici sfavorevoli e che l’inchiesta cercherà di stabilire eventuali negligenze o errori che hanno contribuito all’incidente.

La dinamica

L’incidente è avvenuto intorno alle 19:00 a Lisanza, una frazione di Sesto Calende, nelle vicinanze del cantiere nautico “Fratelli Piccaluga”. A bordo dell’imbarcazione c’erano 23 persone, italiane e straniere, oltre ai due membri dell’equipaggio. La barca era stata noleggiata per celebrare un compleanno. Durante il viaggio, le condizioni meteorologiche sono peggiorate, con forti raffiche di vento. A causa di queste condizioni avverse, alcuni velisti hanno deciso di rientrare in anticipo, poiché la riva si trovava a una distanza molto breve, circa 150 metri. Questa vicinanza ha permesso a chi è caduto in acqua di salvarsi e agli altri di ricevere prontamente assistenza. È importante sottolineare che l’imbarcazione si trovava in prossimità della riva quando si è verificato l’incidente, consentendo un intervento rapido dei soccorsi.

I soccorsi

velisti presenti sulla scena sono stati i primi a prestare soccorso, riuscendo a recuperare la maggior parte delle persone coinvolte nell’incidente, le quali avevano un’età compresa tra i 20 e i 50 anni. Nel frattempo, a causa delle condizioni estreme, l’imbarcazione si è fermata a circa 600 metri dalla riva. I sommozzatori hanno proseguito le ricerche dei dispersi fino alla mattina successiva, quando sono stati recuperati gli ultimi due corpi. Il maltempo ha iniziato a peggiorare intorno alle 17:00, causando anche ritardi nei voli all’aeroporto di Malpensa. Secondo i racconti dei testimoni, la barca si è ribaltata in modo molto repentino.

Le vittime

Anya Bozhkova, 50 anni, russa, morta nell’incidente nautico di ieri sul lago Maggiore, e il compagno Claudio Carminati, 53 anni, sopravvissuto e proprietario del “Goduria”, la house boat che ieri sera si è capovolta sul lago Maggiore all’altezza di Sesto Calende (Varese), vivevano sull’imbarcazione che periodicamente veniva affittata a gruppi di turisti e che ora si trova a circa 15 metri di profondità. Le altre tre vittime sono due italiani e un turista israeliano.

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