Cronaca

Bari, 15enne drogata e violentata ad una festa di minorenni: due 17enni a processo

In un paese in provincia di Bari, durante una festa tra minorenni, una ragazza di 15 anni è stata prima drogata e dopo violentata da due amici di 17 anni. I due giovani sono stati chiamati a processo.

Bari, 15enne drogata e violentata ad una festa di minorenni

Durante la festa è stata portata della cocaina che è stata data ad una ragazza di 15 anni, insieme ad alcuni tranquillanti. Dopo essere stata costretta ad assumere droga e ansiolitici è stata costretta a subire ripetuti palpeggiamenti contro la sua volontà. Due ragazzi, all’epoca dei fatti entrambi 17enni, residenti in un comune salentino, sono così finiti sotto processo davanti al Tribunale per i Minori con le accuse di violenza sessuale e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, reati entrambi aggravati.

I fatti

I fatti risalgono al 4 maggio del 2019, di sabato pomeriggio, i due ragazzi hanno invitato l’amica a trascorrere qualche ora in compagnia nella casa di uno dei due. Tra le mura di casa si sarebbe svolto un vero e proprio droga party. I due giovani avrebbero offerto alla 15enne cocaina e pasticche di tranquillanti. Fino a quando la minore non ha iniziato a stare sempre più male fino a sprofondare in uno stato di semicoscienza con difficoltà a parlare e continui giramenti di testa. Barcollava tra quelle quattro mura.

E approfittando delle sue condizioni psicofisiche i due amici hanno palpeggiato la giovane, nonostante avesse cercato in tutti i modi di allontanare i suoi molestatori. Un incubo andato avanti per diversi minuti. Poi il rientro a casa dove la minore ha confidato, non senza titubanze, ai propri familiari quel che le era accaduto in casa di uno dei suoi amici dei quali aveva creduto di potersi fidarsi. La denuncia in caserma è stata sporta dopo pochi giorni dando così il via alle indagini condotte dai carabinieri del paese e coordinate dall’allora pm della procura dei minori, Anna Carbonara.

Le indagini

Ad avvalorare l’accusa di violenza, nel fascicolo sono confluiti la consulenza tecnica dell’ingegnera Tania De Benedittis sui telefonini dei ragazzini per risalire ai loro contatti e il verbale di ascolto della minore sentita con le modalità dell’incidente probatorio oltre agli esiti di una perizia psicodiagnostica, a firma della psicologa Maria Grazia Felline, che ha avallato la genuinità delle dichiarazioni rilasciate dalla persona offesa.

La difesa dei ragazzi

Subito dopo aver ricevuto la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari nel gennaio del 2021 hanno chiesto di poter fornire la propria versione davanti agli inquirenti e spiegare così come nei confronti dell’amichetta non ci sia stato alcun tipo di costrizione.

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