“Se fare politica in questa città significa mettere in pericolo la propria famiglia, allora forse non ne vale la pena”. Così si è sfogato Giuseppe Provenza, consigliere comunale di minoranza di Battipaglia, dopo essere stato vittima di un furto nella sua abitazione lo scorso martedì. Un episodio che lo sta preoccupando sempre di più sia come politico che come padre di famiglia. Provenza, mantenendo un momentaneo «no comment» per via delle indagini in corso, ha affidato a Facebook tutta la sua inquietudine riguardo alla vicenda come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Battipaglia, furto in casa del consigliere comunale Provenza
Il furto è avvenuto il 15 ottobre intorno alle 4 del mattino, quando due ladri si sono avvicinati alla casa della famiglia Provenza, situata nel quartiere Serroni, un’area abitata prevalentemente da famiglie benestanti. I malviventi, ben preparati, hanno agito con attenzione, lasciando l’auto a distanza per evitare le telecamere di sicurezza e mascherando i volti, come mostrato da una delle immagini che Provenza ha diffuso sui social.
Equipaggiati con torce, cacciaviti e ricetrasmittenti, i due hanno scavalcato i muri, attraversato il giardino ed evitato le stanze della casa di minor interesse. Nonostante l’allarme fosse scattato, Provenza, svegliato dai segnali di allarme, lo ha disattivato d’istinto, senza rendersi conto immediatamente della presenza dei ladri. Solo quando ha notato i movimenti sospetti attraverso le telecamere interne, ha iniziato a fare rumore, costringendo i ladri alla fuga.
I dubbi
Tuttavia, c’è un elemento strano che solleva dubbi. In pochi minuti di raid, i malviventi hanno portato via solo un giubbotto di pelle, un oggetto di valore limitato rispetto ad altri beni presenti in casa. Questa dinamica pone interrogativi: perché rischiare tanto per rubare un capo di scarso valore? Potrebbe trattarsi di un gesto dimostrativo o uno sfregio mirato? E quali potrebbero essere le ragioni dietro questo atto? Pur non essendosi concentrato su questioni particolari negli ultimi mesi, non si esclude una possibile correlazione con l’attività politica di Provenza.
Le forze dell’ordine stanno indagando per fare chiarezza. Nel frattempo, Provenza ha espresso il suo sconcerto per l’ennesimo episodio di criminalità, sottolineando: “È stata una settimana difficile per me e la mia famiglia. La criminalità ha raggiunto livelli inaccettabili, e la sicurezza è un diritto fondamentale che non possiamo e non dobbiamo perdere”.
A testimonianza del malessere della comunità, giovedì sera un comitato spontaneo di cittadini ha organizzato una “passeggiata della legalità“, un’iniziativa simbolica per mandare un messaggio chiaro sia ai malviventi che alla popolazione