Beau DeMayo, ex showrunner di X-Men ’97, denuncia pubblicamente le condizioni di lavoro presso i Marvel Studios, descrivendole come “quasi criminali”. DeMayo, che ha lasciato la serie poco prima del debutto a marzo, ha accusato Marvel di creare un ambiente di lavoro tossico e opprimente, in cui i dipendenti erano costretti a vivere in un clima di paranoia e sottomissione.
X-Men ’97: Beau DeMayo denuncia le condizioni di lavoro Marvel
Marvel e Disney avevano licenziato Beau DeMayo dopo aver scoperto presunti comportamenti inappropriati, tra cui foto inviate ai colleghi e tocchi indesiderati. Tuttavia, DeMayo ha dichiarato che le vere motivazioni del suo allontanamento erano legate alla condivisione di fan art LGBTQ sui social. Nel suo video su OnlyFans, ha accusato Marvel di una campagna diffamatoria per nascondere le proprie colpe, descrivendo un ambiente di lavoro dove la paranoia e la sottomissione erano all’ordine del giorno.
DeMayo ha affermato che la sua identità di uomo gay e nero potrebbe essere stata alla base della sua esclusione dai credits della seconda stagione. Secondo lui, il suo incontro con le Risorse Umane ha segnato l’inizio della sua insicurezza e del suo allontanamento dallo studio. Ha criticato Marvel per tentare di zittirlo e distruggerlo con menzogne, piuttosto che affrontare le vere problematiche interne. L’avvocato Bryan Freedman ha aggiunto che DeMayo è stato vittima di discriminazioni e molestie, e ha chiesto di annullare un accordo di riservatezza che impedirebbe al suo cliente di rivelare i dettagli del suo licenziamento e della sua esclusione dai riconoscimenti, come gli Emmy.
Con prove e testimoni a suo sostegno, DeMayo ha invitato Marvel a comportarsi come uno studio che merita una serie di successo come X-Men ’97, piuttosto che continuare a attaccarlo con false accuse.