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Belgio, omicidio della maestra con 101 coltellate: confessa 30 anni dopo

Omicidio della maestra delle elementari in Belgio con 101 coltellate: il killer confessa 30 anni dopo il feroce crimine. “Mi umiliava”, così giustifica il gesto cruento.

Omicidio in Belgio della maestra

Un uomo di 37 anni che ha dichiarato di essere stato umiliato dalla sua insegnante alle elementari e di averla accoltellata a morte tre decenni dopo, secondo i pubblici ministeri belgi. Gunter Uwents ha detto agli investigatori di non aver mai superato presunti problemi con Maria Verlinden, 59 anni, risalenti agli anni ’90 quando lui aveva sette anni. Ha affermato di aver perso il controllo quando l’ha visitata nel novembre 2020 nella sua casa nel villaggio di Noorderwijk, vicino ad Anversa. È stata pugnalata 101 volte ed è morta lì, nella cucina dell’abitazione.

Il feroce crimine irrisolto per 16 mesi

Il feroce crimine è rimasto irrisolto per 16 mesi nonostante la polizia avesse prelevato centinaia di campioni di DNA per rintracciare il colpevole. Il marito della vittima aveva fatto un appello pubblico. La borsa della vittima con soldi contanti non era stata toccata. Anche per questo l’ipotesi di una rapina degenerata in omicidio era stata ben presto scartata dagli inquirenti. Poi nel marzo dello scorso anno, Uwents ha confessato l’omicidio a un amico che ha, a sua volta, allertato la polizia ed è stato arrestato domenica.

La sorella della vittima

Lut Verlinden, 62 anni, sorella della vittima ha detto al giornale Het Nieuwsblad: “Siamo tutti confusi. Ho contattato tutti gli ex colleghi con cui Gunter era in classe, ma nessuno ricorda un incidente specifico tra lui e Maria. Era un ragazzo tranquillo e introverso. Non c’era molto da dire su di lui. Anche i suoi genitori sono delle brave persone cattoliche. Mi dispiace per loro, perché non oseranno mai più mostrarsi a Noorderwijk”.

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