Benedetta Rossi racconta il litigio con il marito Marco. La food blogger più amata di Food Network, si è concessa un piccolo sfogo su Instagram. Ha raccontato come si sente e nel dettaglio cos’è successo. Non è la prima volta che la food blogger sceglie di parlare apertamente con chi la segue.
Benedetta Rossi, il racconto del litigio con il marito Marco
La famosa food blogger è seguitissima sui social e spesso sfrutta questa piattaforma per condividere con i suoi follower momenti della vita quotidiana. Di certo non è la prima volta che la donna sceglie di parlare apertamente con chi la segue, concedendosi qualche sfogo. I suoi fan sono abituati ad una Benedetta sorridente e positiva, ma capita a tutti di avere un litigio in casa. E la food blogger ha cercato di metabolizzare quanto successo con il marito Marco.
La food blogger si è concessa qualche storia mattutina, mostrandosi impegnata in una delle sue solite passeggiate al mare. Eppure questa volta c’è qualcosa di diverso ed è la prima ad ammetterlo. “Questa mattina non carburo. Passeggiata più breve, passo più lento. Ieri è stata una giornata un po’ complicata per me“. Così ha iniziato il discorso, poi ha precisato: “Ho avuto un confronto con Marco e di conseguenza stamattina è un po’ più faticosa la giornata“. Ma perché avrebbero discusso?
Il motivo del litigio
A dare una sorta di risposta, la stessa Benedetta Rossi: “È sempre per una questione di priorità: per me sono importanti determinate cose, per lui altre. Io sono molto più profonda, ragiono ‘con l’utero’ come dico io, invece i maschi non ce la fanno. Vedono il mondo da un punto di vista completamente diverso dal nostro“.
La food blogger ha poi concluso il suo sfogo: “Io do importanza a cose che secondo me sono importanti, fondamentali. Invece gli uomini, in questo caso Marco, danno importanza a cose che io reputo effimere, non ci faccio nemmeno caso e quando stiamo un po’ nervosi ci scontriamo su queste cose. Ma perché? Se sono cavolate, perché?”, si interroga infine Benedetta con un sorriso abbozzato.
