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Palpeggiavano e filmavano le pazienti: a febbraio il processo per cardiologo di Benevento e vice pretore onorario pugliese

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Palpeggiavano e filmavano le pazienti: a febbraio prossimo si terrà la prima udienza del processo a carico di Giovanni Vetrone, 60enne cardiologo dell’ospedale «Fatebenefratelli» di Benevento e di Antonio Zito, 58enne vice pretore onorario pugliese. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Benevento, palpeggiavano e filmavano le pazienti: il processo per cardiologo e vice pretore

Il giudizio immediato per Giovanni Vetrone, 60 anni, cardiologo presso l’ospedale «Fatebenefratelli» di Benevento, e per Antonio Zito, 58 anni, vice pretore onorario pugliese, è stato programmato per l’undici febbraio davanti al primo collegio penale. Entrambi sono accusati di violenza sessuale di gruppo per aver palpeggiato e registrato ignare pazienti durante le visite mediche nell’ambulatorio della struttura sanitaria, oltre a esercizio abusivo della professione medica e interferenze illecite nella vita privata.

Le indagini

La decisione riguardante il giudizio immediato è stata presa dal Gip Maria di Carlo su richiesta del pubblico ministero Chiara Maria Marcaccio. I due imputati, già agli arresti domiciliari da giugno, sono stati colpiti a settembre da una nuova ordinanza che ha portato al loro arresto. Vetrone è stato trasferito a Capodimonte, mentre Zito a Taranto. Entrambi sono assistiti dagli avvocati Nico Salomone, Benedetta Masone, Umberto Del Basso De Caro e Pietrantonio De Nizzo. La prima ordinanza di giugno si riferiva solo ad alcune delle condotte di violenza sessuale avvenute durante le visite mediche ai danni di pazienti, mentre il provvedimento di settembre accusa ulteriori episodi di violenza sessuale di gruppo.

I nuovi reati sono stati perpetrati ai danni di altri due pazienti. Inoltre, il medico è gravemente sospettato di aver commesso un ulteriore atto di violenza sessuale nel 2021 nei confronti di una paziente, oltre al reato di “diffusione illecita di contenuti sessualmente espliciti” per aver registrato le immagini dei corpi nudi delle sue pazienti in ospedale e aver inviato i video al vice pretore onorario. Durante la notifica della prima ordinanza, i due indagati erano stati sottoposti a perquisizioni che hanno portato al sequestro di diversi dispositivi informatici.

Dall’analisi dei computer e dei dispositivi informatici sequestrati, è stato possibile ricostruire in modo dettagliato i comportamenti dei due uomini nei confronti delle pazienti, che sono state progressivamente identificate e ascoltate in un ambiente protetto dalla Guardia di Finanza. La maggior parte di esse ha deciso di presentare querela per le violenze subite. I filmati sono stati inviati dal medico al viceprocuratore onorario tramite il proprio telefono cellulare. In precedenza, il Tribunale del Riesame di Napoli aveva parzialmente accolto il ricorso presentato dal Procuratore della Repubblica Policastro, il quale aveva già richiesto l’arresto dei due professionisti, ma tale richiesta era stata respinta dal Gip del Tribunale di Benevento. Successivamente, è stato presentato un ricorso in Cassazione, che ha portato all’assegnazione degli arresti domiciliari e poi alla detenzione in carcere. Venticinque le parti offese, assistite dagli avvocati Antonio Leone e Alboino Greco.

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