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Dai campi rom napoletani a Benevento per svaligiare case: banda sgominata, 8 arresti all’alba

Dalle prime ore della mattina è in corso una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento in diversi comuni della Valle Caudina e nelle province di Avellino, Caserta, Potenza e Catanzaro. I militari, con l'ausilio di unità cinofile, stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere - emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia - nei confronti di 14 persone gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, nonché dei reati di estorsione, danneggiamento, detenzione di materiale esplodente, detenzione e porto illegale di armi e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, tutti con l'aggravante del metodo mafioso. ANSA/US CARABINIERI +++ NPK +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++

Otto persone sono state arrestate (per due sono stati disposti agli arresti domiciliari) al termine delle indagini della Procura di Benevento perché gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere dedita alla commissione più delitti di furto pluriaggravato e furto in abitazione, ricettazione, simulazione di reato e falsità materiale.

Arresti a Benevento, sgominata banda specializzata nei furti

Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal gip del Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura della Repubblica retta da Aldo Policastro, al termine delle indagini condotte dai carabinieri.
Le indagini hanno portato a scoprire un sodalizio criminale, composto da soggetti stranieri provenienti dai campi rom di Giugliano in Campania e Napoli Secondigliano, che commetteva materialmente i delitti, introducendosi furtivamente in bar/tabacchi, esercizi commerciali ed abitazioni, utilizzando per l’occasione veicoli intestati fittiziamente a terzi sui quali venivano collocate targhe alterate o precedentemente asportate da altri veicoli.

Gravi indizi di colpevolezza – si legge in una nota del procuratore Policastro – sono stati acquisiti anche nei confronti di soggetti italiani che facevano parte del sodalizio, gestori di rivendite di auto, che avrebbero rifornito il gruppo di autovetture da impiegare per la commissione dei reati impegnandosi anche per trovare intestatari fittizi.

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