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“Abusi sessuali su un 12enne, la prof non si controllava”. E quei messaggi cancellati…

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Emergono dettagli sulla vicenda della professoressa arrestata in provincia di Benevento per violenza sessuale su un alunno di 12 anni. In manette è finita la 38enne A.D.D., professoressa di Benevento in servizio presso la scuola media di Paolisi per una supplenza. Nelle scorse ore è finita agli arresti domiciliari con l’accusa di presunte violenze sessuali su un alunno dodicenne ma, appena scattata la denuncia, era stata già sospesa dall’incarico come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Benevento, chi è la professoressa arrestata per violenza sessuale su un alunno 

Al centro delle indagini, i genitori del 12enne che più volte, nei mesi scorsi, hanno sollecitato l’avvocato a verificare lo stato del procedimento considerato che le perizie sulle apparecchiature sequestrate hanno avuto bisogno di tempi tecnici. Dato che la docente non insegna più nella scuola di Paolisi, per il 12enne c’era stato un ritorno alla normalità. Non hanno alcun dubbio in merito ai comportamenti della docente nella denuncia e nelle dichiarazioni rese al comandante della stazione carabinieri.

A quanto pare, dal telefonino del 12enne sarebbero scomparsi alcuni messaggi. Non da quello dell’insegnante. I genitori avevano riferito altri episodi che nell’immediatezza non avevano suscitato alcun sospetto su possibili comportamenti non lineari della docente.

Le reazioni

Ha commentato la vicenda la dirigente scolastica Giovanna Falzarano“Siamo tutti molto provati e dispiaciuti. C’è solo tanta sofferenza da dirigente ma anche da ex insegnante il dolore è forte per un episodio che ha interessato la nostra comunità scolastica ma, soprattutto, che ha coinvolto un bambino della nostra scuola. Non ho esitato un momento e quel pomeriggio ho immediatamente alzato il telefono e allertato i carabinieri per denunciare l’accaduto. Non dimenticherò mai quei momenti che avrei preferito non vivere. Sin dal primo momento, le forze dell’ordine hanno riservato una grande attenzione al delicato caso e lo hanno trattato con estrema competenza. Ho sempre avuto piena fiducia nella giustizia e verso gli organi competenti, dalle forze dell’ordine agli uffici scolastici regionale e provinciale che mi sono stati molto vicino. A loro devo un ringraziamento: in particolare al maresciallo Vincenzo Pio Follo della stazione di Arpaia per la serietà e l’umanità dimostrata, al direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Ettore Acerra, e al provveditore di Benevento, Mirella Scala, che mi ha supportato durante tutta la prassi”.

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