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Benevento, formaggio spalmabile scaduto nella mensa scolastica: l’azienda si scusa

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Cibo scaduto distribuito nella mensa scolastica presso l’istituto San Filippo di Benevento: l’azienda si scusa. Si tratta di alcune porzioni di formaggio spalmabile Quick. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino. L’incidente è stato provocato da un errore umano.

Benevento, cibo scaduto nella mensa scolastica: arrivano le scuse

“Nessun bambino ha mangiato il formaggio con data di scadenza superata”. Siristora, la società che fornisce i pasti per la mensa scolastica, si scusa con le famiglie e le tranquillizza dopo il caso sollevato dai consiglieri Farese e Megna, su segnalazione di alcuni alunni. “Il 23 gennaio – afferma l’azienda – presso la scuola San Filippo sono state distribuite 20 porzioni di formaggio spalmabile ‘Quick’ provenienti da una confezione da 36 porzioni. L’anomalia è stata notata da una bambina, che ha osservato la data di scadenza ‘preferibilmente entro il 20 gennaio’ e l’ha segnalata alle nostre operatrici. Queste, seguendo la procedura, hanno immediatamente interrotto la distribuzione e avvisato il responsabile del centro cottura per il ritiro e la sostituzione del prodotto. Vogliamo rassicurare le famiglie che nessun bambino ha consumato il formaggio con data di scadenza superata di tre giorni.”

Cosa è successo

L’incidente è stato provocato da un errore umano: nonostante i nostri sistemi di controllo siano attivi ed efficienti, un operatore ha erroneamente prelevato una confezione di prodotti con dati precedenti, il cui lotto era già stato completamente distribuito e consumato. Siristora ha precisato che la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” indica il periodo durante il quale il prodotto conserva le sue caratteristiche ottimali, senza implicare che, superata tale data, il prodotto non sia più idoneo al consumo. Il sindaco Mastella, nel comunicare di aver richiesto una relazione al settore Istruzione, ha dichiarato: «Il margine d’errore, quando si tratta di mensa scolastica, deve essere nullo. Tuttavia, è deludente vedere strumentalizzazioni maliziose».

Le scuse

Tuttavia, sui social emerge la testimonianza di chi sostiene che il ritiro dei prodotti scaduti potrebbe non essere stato completamente efficace. «I miei figli frequentano la scuola di San Vito – ha scritto ieri una madre – e hanno consumato del formaggio scaduto. Una bambina lo ha portato a casa nello zainetto perché non lo aveva mangiato e si sono accorti che era scaduto». Queste segnalazioni, ovviamente, necessitano di essere verificate.

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