Sei persone sono finite a processo per l’incidente fatale avvenuto alla stazione ferroviaria Benevento nel febbraio del 2020, nel quale morì un 58enne napoletano durante i lavori. La Rete Ferroviaria Italiana non sarà parte civile, lo ha stabilito il Gup nella giornata di ieri, lunedì 22 gennaio. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Benevento, operaio morto alla stazione ferroviaria: il processo
Rete Ferroviaria Italiana non sarà parte civile, lo ha dichiarato il Gup nella giornata di ieri, lunedì 22 gennaio, durante l’udienza per esaminare le sei richieste di rinvio a giudizio con le accuse di omicidio colposo per la morte di Tommaso De Luca, operaio 58enne di Afragola, deceduto in seguito ad un incidente sul lavoro alla stazioen ferroviaria della città nel febbraio del 2020.
I nomi
Gli indagati sono:
- Mario Cerullo di 63 anni, funzionario del Centro produzione territoriale di Rete Ferroviaria italiana di Napoli;
- Luigi Tamantini di 48 anni, consulente esterno di Rfi;
- Vincenzo Tucci di 58 anni, della Cm costruzione e rappresentante di una delle imprese che aveva partecipato all’appalto dei lavori;
- Mario Filosa, 73enne, rappresentante dell’impresa Macfer esecutrice dei lavori;
- Emilio Russo di 67 anni, legale rappresentante della ditta Rem srl, impresa che aveva il subappalto;
- Pasquale Moccia, 61enne, che aveva il ruolo di vigilante sugli obblighi di legge presso il cantiere.