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Donna morta in casa a Durazzano, più accuse per il figlio

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Proseguono le indagini sulla vicenda della donna trovata morta in casa a Durazzano. Nelle prossime ore la Procura di Benevento affiderà l’incarico per l’esecuzione dell’esame autoptico sulla salma dell’anziana. Lo scorso 3 febbraio i carabinieri hanno rinvenuto il corpo senza vita di una 89enne, morta per cause naturali stando alla prima ipotesi emersa dopo il sopralluogo effettuato nella casa dell’anziana dal medico legale come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Durazzano, donna trovata morta in casa: figlio sotto accusa

Dal decesso della donna all’intervento dei carabinieri, però, il cadavere della donna sarebbe rimasto nella casa dove viveva anche il figlio della donna, un uomo di 55 anni. Il comportamento di quest’ultimo aveva preoccupato la sorella, dato che l’uomo si era prima rifiutato di dare notizie della madre e poi di aprire la porta di casa al medico di famiglia. È stata proprio la sorella ad allertare i carabinieri che indagano per far luce su una vicenda che presenta ancora tanti punti da chiarire.

Nelle scorse ore, come atto dovuto, il figlio della donna è stato raggiunto da un avviso di garanzia. In particolar modo, l’uomo è accusato di resistenza a pubblico ufficiale aggravato dal possesso di un arma. Dopo essersi inizialmente rifiutato di aprire la porta ai carabinieri di Sant’Agata, infatti, aveva tentato di aggredirli impugnando un coltello. Su di lui pendono anche le accuse di omicidio colposo ed occultamento di cadavere.

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