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Abusi sessuali sulla nipote e la figlia della sua seconda moglie: arrestato nella notte 62enne di Montesarchio

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Nipote e figlia della sua seconda moglie, entrambi minorenni, sono state violentate: un 62enne di Montesarchio è stato arrestato nella notte tra giovedì 23 e venerdì 24 gennaio a seguito di una indagine della Procura.

Minorenni violentate: arrestato nella notte 62enne di Montesarchio

Nella notte tra giovedì 23 e venerdì 24 gennaio, grazie a un’indagine complessa coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, il personale della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Benevento, insieme agli agenti della Sezione di Polizia Giudiziaria della Polizia di Stato, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Benevento. L’ordinanza è stata richiesta dalla Procura della Repubblica di Benevento nei confronti di un uomo di 62 anni di Montesarchio, accusato di violenza sessuale aggravata, perpetrata in modo continuativo nei confronti della giovane nipote e della figlia della sua seconda moglie, sin da quando erano minorenni.

Durante la fase esecutiva, la Polizia Postale di Cuneo ha collaborato alle operazioni di arresto e alle perquisizioni domiciliari e informatiche, poiché l’indagato si trovava in quella località.

Le indagini

Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia presentata dalla giovane nipote, che, con il supporto di una psicologa, ha fornito alla Polizia Giudiziaria un racconto dettagliato degli abusi sessuali subiti dallo zio, che si sono verificati ripetutamente dall’età di sette fino a tredici anni. Ogni volta che trascorreva la notte a casa degli zii, lo zio la costringeva con violenza a compiere atti sessuali di vario tipo.

Anche la figlia adottiva ha denunciato, con l’assistenza di una psicologa, di essere stata vittima di ripetute violenze sessuali da parte dell’indagato, marito della madre. Questi abusi sarebbero iniziati quando aveva solo otto anni e sarebbero proseguiti nel tempo, anche dopo il raggiungimento della maggiore età, fino all’autunno del 2023, con modalità simili a quelle subite dalla cugina.

Perquisizioni e analisi informatiche

Durante le indagini, coordinate dalla Procura e condotte da personale specializzato delle forze di polizia, sono state effettuate perquisizioni e analisi informatiche sui numerosi dispositivi elettronici sequestrati all’indagato. Da tali analisi sono emersi chiari elementi a sostegno delle denunce di violenza sessuale.

Il Giudice per le Indagini Preliminari, dopo aver valutato la solidità del materiale probatorio a sostegno delle testimonianze delle vittime e condividendo l’analisi proposta dal Pubblico Ministero, ha ritenuto sussistenti le esigenze cautelari per l’applicazione della custodia cautelare in carcere. Questa decisione è stata presa considerando la gravità del reato, la personalità dell’indagato, la sua spregiudicatezza e le modalità di azione, nonché il forte legame di parentela con le vittime.

Il provvedimento emesso rappresenta una misura cautelare adottata durante le indagini preliminari, per la quale sono previsti mezzi di impugnazione. È importante sottolineare che il destinatario di tale misura è una persona sottoposta a indagine e, pertanto, è considerata presunta innocente fino a una sentenza definitiva.

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