Pazienti molestate a Benevento: l’avvocato dell’ospedale Fatebenefratelli ha chiesto un risarcimento milionario. Nel processo sono coinvolti un ex cardiologo dell’ospedale e un ex vice pretore. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Pazienti molestate a Benevento: l’ospedale chiede risarcimento
Si è svolta un’udienza davanti al Gup per Giovanni Vetrone, 61 anni, ex cardiologo dell’ospedale «Fatebenefratelli» di Benevento, e per Antonio Zito, 59 anni, ex vice pretore onorario originario della Puglia. I due sono accusati di violenza sessuale di gruppo per aver palpeggiato e filmato pazienti ignare durante visite mediche nell’ambulatorio della struttura sanitaria. Sono anche accusati di esercizio abusivo della professione medica e di interferenze illecite nella vita privata. Entrambi gli imputati erano già agli arresti domiciliari da giugno e, a settembre, hanno ricevuto una nuova ordinanza che ha portato al loro arresto.
Le decisioni
Nelle prossime ore, i due torneranno agli arresti domiciliari, poiché i loro legali, Nico Salomone, Benedetta Masone, Umberto Del Basso De Caro e Pietrantonio De Nizzo, hanno richiesto un’attenuazione della misura, richiesta che ha trovato il consenso anche del pubblico ministero Chiara Maria Marcaccio. Durante l’udienza di ieri mattina, davanti al Gup Roberto Nuzzo, si è proceduto alla costituzione delle parti civili, rappresentate dalle donne che hanno subito molestie da parte dei due accusati. Sono 25 le vittime, di cui solo 24 sono state identificate, e circa una ventina di esse si sono costituite parte civile. Oltre alle vittime dei palpeggiamenti, anche l’ospedale Fatebenefratelli ha presentato una richiesta di risarcimento, rappresentato dall’avvocato Gerardo Orlando, il quale ha chiesto un milione di euro per i danni, inclusi quelli d’immagine, con una provvisionale di duecentomila euro.
È importante notare che, a seguito dello sviluppo della vicenda giudiziaria, l’ospedale ha proceduto al licenziamento del medico coinvolto. Il Gup ha stabilito che nella prossima udienza, prevista per il 24 marzo, si esprimerà sulle eccezioni sollevate dai difensori degli imputati riguardo alla costituzione delle parti civili e alla richiesta di rito abbreviato. Inoltre, saranno presentate due consulenze fornite dagli avvocati degli imputati. Questo procedimento ha avuto inizio con una prima ordinanza risalente a giugno dello scorso anno, che riguardava solo alcune delle condotte di violenza sessuale avvenute durante le visite mediche ai danni di pazienti. Il provvedimento emesso a settembre, invece, contesta ulteriori episodi di violenza sessuale di gruppo, che, secondo l’accusa, sarebbero stati perpetrati ai danni di altre due pazienti.
Il medico è accusato di un ulteriore episodio di violenza sessuale avvenuto nel 2021 ai danni di una paziente, oltre a essere indagato per il reato di “diffusione illecita di contenuti sessualmente espliciti”. Quest’ultimo reato è legato alla registrazione dei corpi nudi delle sue pazienti in ospedale e all’invio dei video al vice pretore onorario. Durante la notifica della prima ordinanza, i due indagati sono stati sottoposti a perquisizioni che hanno portato al sequestro di diversi dispositivi informatici.
L’analisi dei cellulari
L’analisi dei computer e dei dispositivi informatici sequestrati ha permesso di ricostruire in dettaglio le condotte dei due uomini nei confronti delle pazienti, che sono state progressivamente identificate e ascoltate in un ambiente protetto dalla Guardia di Finanza. I filmati venivano inviati dal medico al vice procuratore onorario tramite il proprio telefono cellulare.
In precedenza, il Tribunale del Riesame di Napoli aveva parzialmente accolto il ricorso presentato dal Procuratore della Repubblica Policastro, il quale aveva già richiesto l’arresto per i due professionisti, domanda che era stata respinta dal Gip del Tribunale di Benevento. Successivamente, è stato presentato un ricorso in Cassazione, che ha portato prima agli arresti domiciliari e poi, a settembre, alla detenzione in carcere. Le parti offese sono assistite da un team di avvocati composto da Antonio Leone, Alboino Greco, Vincenzo Sguera, Giovanni Pratola, Nicola Covino, Cosimo Marcellino, Togo Verrillo, Fabio Russo, Ettore Marcarelli, Carmelo Sandomenico, Antonio Rauzzino, Giovanni Rossi e Fabrizio Giordano.